martedì 25 dicembre 2018

Natale

Io ho ricevuto tutto dalla vita.
Con un po' di stenti e difficoltá, tanti sacrifici soprattutto per il lavoro, con i turni e il sonno perso, ma alla fine mi è stato donato tutto ciò che desideravo. Una famiglia.
E anche se quest'anno abbiamo passato il Natale in compagnia della febbre di Pisellino, comunque l'abbiamo passato in famiglia, tutti insieme.
È stato immenso vedere la faccia di Pisellino che trova i regali sotto l'albero.



Volere aprirli tutti (anche i nostri 😅).
Vedere la gioia della sorpresa.
Ma quest'anno, come non mai, il mio pensiero non va tanto a chi ancora un figlio non ce l'ha, ma a chi l'ha perso .
Lavorare in quella rianimazione sta diventando sempre più emotivamente distruttivo, e il mio cuore spesso piange, per le storie altrui.
Per le storie di sconosciuti .
Allora quest'anno, come non mai, faccio un augurio di un sereno Natale a chi soffre, a chi ha perso un figlio da 2 giorni, a chi non può vedere la pancia di sua moglie che cresce, a chi si ritrova a 9 anni in una stanza di ospedale, a chi è in ospedale da 4 mesi, a chi sta per morire, a chi sta per nascere.
Che questo Natale porti la forza e il coraggio di affrontare il dolore, di continuare a sperare, di continuare a vivere.
Buon sereno Natale a tutti

venerdì 21 dicembre 2018

Preparandoci al Natale

Ed ecco che arriva anche quest'anno, il periodo più bello dell'anno.
Con le sue luci, il suo freddo "da neve", i pacchi, i colori, le piste di pattinaggio sul ghiaccio che crescono come funghi...
Ed ecco che ci prepariamo anche noi...
e mentre Pisellino chiede a Babbo Natale "pochi giochi e tanta cioccolata" (speriamo che duri così per sempre!!!! :-), noi ci prepariamo invece ad impacchettare tanti giochi e tanta cioccolata :-)
E nel frattempo, all'asilo fervono gli ultimi preparativi per il Natale...

Renna
Alberello da appendere all'albero di Natale

albero di Natale o stella cometa???



E per finire... si preparano biscotti nella casa di Babbo Natale!!!





giovedì 13 dicembre 2018

Le vacanze, che spasso!!!

A tutti coloro che mi dicono che le vacanze con i figli e il cane sono uno spasso, dico... beati voi!!!
Le vacanze con figlio e cane per noi sono frenetiche, incasinate, spesso stressanti e al limite della crisi di nervi!!!
Nonostante l'euforia iniziale a cui tutti partecipano attivamente, con la preparazione delle valigie e delle varie cose, quando si parte, inizia il delirio.
La Gioia che ansima ansiosa nella macchina come se la stessimo per portare al patibolo.



Pisellino che dopo 10 minuti dalla partenza, completamente disinteressato a cartoni, giochi e cose varie, comincia a chiedere di scendere.
E mentre lui comincia a piangere ed urlare perché vuole scendere, la Gioia ansima e chiede aiuto guardando fuori dal finestrino.
E tutto questo, nonostante si parta di notte (per mantenere il normale ritmo circadiano), per favorire il sonno, e via dicendo.
Poi la Gioia che deve far pipì, poi Pisellino che vuole il latte, poi ad un certo punto la pipì scappa anche a me, poi al marito fa male il ginocchio.
E fu così che un viaggio di 4 ore, diventò miracolosamente di 7!!!
Ma tutto a posto.
Siamo in camper ragazzi, andrà tutto bene perché qui abbiamo tutto ciò che ci serve.
E invece gli spazi sono ridicoli (ah, è la nostra prima esperienza in camper!!!).
E Pisellino vuole giocare fuori e dentro dal bagno.
E la Gioia vuole giocare a correre.
Poi la Gioia vuole dormire nel letto, ma il letto è troppo in alto e non ci arriva.
Poi Pisellino vuole giocare con gli sportelli della cucina mentre sto cucinando in una cucina grande quanto quella di Masterchef.
Aiuto!!!!
Quando pensi che stai per esaurirti, ecco che arriva il momento di sedersi e mangiare tutti insieme.
E tutto cambia.
Perché non hai lo stress del lavoro, non hai altri pensieri, non hai orari da rispettare. Non hai TV, telefonini che suonano. Siete solo voi 4, in un piccolo camper, seduti a tavola a mangiare e chiacchierare.
Ed ecco che ti rendi conto che forse vivere tutto questo ne valeva la pena.
Anche le botte e le testate prese nel viaggio. Già, perché come nei migliori film... " a volte ritornano!!!".
E le botte e le testate sono tornate inesorabilmente a farci compagnia.
E sempre e solo alla mamma, ovviamente.
Ma anche questo ha il suo lato bello. L'abbraccio per far pace che mi chiede dopo.
Vale più di mille testate. Anche se le testate fanno male al cuore, ve lo posso assicurare.







Ed ecco poi che consegniamo la nostra letterina a babbo Natale, dove scriviamo a chiare lettere che "non darò più le botte alla mamma" (testualmente dettatami da Pisellino). Quindi non ci resta che aspettare. A Natale mancano solo 12 giorni, dopodiché basta botte :-)



mercoledì 28 novembre 2018

L'amore non è bello, se non è litigarello

L'amore non è bello se non è litigarello. Sarà vero???
A me non piace litigare, con nessuno.
Ma spesso e volentieri mi capita di litigare con Pisellino.
I pedagoghi dicono che litigare con un bambino è normale, ma sostanzialmente inutile.
Sono spesso lotte di potere genitore - bambino, che non portano a nessuna conclusione. Se non, a far passare per "scemo" il genitore. Che in teoria, dovrebbe avere un livello di maturità tale, da essere in grado di spiegare dov'è l'errore, senza inutili ricatti, musi lunghi, urli, e via cantando.
Cioè: se il figlio piange che non vuole mangiare, il genitore medio cosa fa?
"Se non mangi, non giochi, e vai subito a letto, e ti mando a raccogliere il cotone nelle piantagioni, e non vai a giocare con i tuoi amici, e non mangi più la cioccolata, ecc ecc".
Il figlio ti guarda attonito. Spesso fa una risatina. E tu ti arrabbi ancora di più " e non mi prendere in giro, e devi portare rispetto, e sai chi sono io??? e guarda chi comanda, e bla bla bla".
Parole al vento.
Il figlio, o diventa ancora più dispettoso, oppure ride. In entrambi i casi, ci manda in fibrillazione.
E si comincia a litigare (che senso ha litigare con un bambino??? Che significato potrà attribuirgli??? e il muso o la punizione... hanno davvero un effetto positivo???).
Sta di fatto che, alla fine dei guai, chi ci sta male di solito è il genitore. E ci sta male tre volte.
1 - perchè si accorge di essere un cretino
2 - perché non ha trovato alcuna soluzione al problema
3 - perché litigare con un bambino non è fisiologico, e fa male. Un male fisico, oltre che emotivo. Almeno a me.
Dopo un'inutile discussione, ci siamo guardati. E per l'ennesima volta "facciamo pace???", lui mi stampa un mega sorriso e mi dice "Sì". Mi prende al collo e mi abbraccia.
Poi si fa l'ora di andare a lavorare.
E il cuore è ancora un po' in subbuglio per quegli stupidi 5 minuti.
E allora ci abbracciamo e ci sbaciucchiamo.
Lo saluto per andare al lavoro e...
 " Mamma, ancora baci!!!" e allora ancora baci.
Lo risaluto per andare al lavoro e...
"Mamma, ancora baci!!!", e allora ancora baci.
Il mio cuore si riempie. Lui è di nuovo felice, e io pure.
E il marito filosofo ridendo, cita "l'amore non è bello se non è litigarello". :-)

A parte le scene di ordinaria follia...
Sabato scorso siamo andati al presepe di sabbia che fanno ogni anno nel nostro paesello.
Le dade dell'asilo sono riuscite ad ottenere una speciale concessione dagli artisti della sabbia, e hanno creato uno spazio apposta per i bimbi dell'asilo.
Gli hanno creato una stradina, e ogni bimbo ha fatto la sua stella di sabbia.
La stella, perché ogni bimbo è una stella luminosa.
La strada, perché i bimbi sono in cammino.
Ovviamente una buona mano del suo babbo, ed ecco fatta la stella :-)
Tutti invitati l'8 dicembre al tendone del presepe che i bimbi hanno la loro bancarella e vendono i loro prodotti!!!! :-)











domenica 4 novembre 2018

Ultimo incontro con i servizi sociali

Eccoci arrivati all'ultimo incontro con i servizi sociali.
Ci hanno voluto vedere per l'ultima volta, visto che ora l'adozione è effettiva.
A febbraio inizieranno gli incontri post adozione con le altre coppie che dureranno circa 4- 5 mesi.
Hanno voluto sapere come sta Pisellino, come si comporta.
Come stiamo noi.
Nel frattempo Pisellino continua a fare le sue esperienze...
con le dade dell'asilo raccolgono olive e le fanno in salamoia...



a scuola di cucina prepara tortini con la zucca...

















e alla festa di Halloween portiamo la nostra zucca decorata, e arriviamo secondi alla gara!!!!
non vi dico la felicità di Pisellino... perché la sua zucca ha vinto, e perché ha vinto un sacchetto di caramelle :-)


























Ma la cosa più bella...
lo scambio generazionale.
I bimbi sono andati in una casa di riposo qua vicino e hanno trascorso la mattina facendo compagnia ai nonni.
Hanno cantato canzoni, fatto merenda insieme, e fatto le attività con loro.



" A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni"
Alessandro Baricco

sabato 20 ottobre 2018

Nella pancia della mamma

All'asilo da questa settimana inizia il progetto libro.
Ogni 15 giorni i bimbi andranno in biblioteca, nella zona dei libri per i  bambini e ragazzi, per far capire l'importanza dei libri nella loro crescita.
Sta di fatto che ai bambini viene chiesto di scegliere un libro da portare a casa, da riportare la volta successiva al ritorno in biblioteca.
Pisellino comincia a spulciare in questa gigantesca biblioteca e in questo marasma di libri e sceglie il suo libro.
Va dalla maestra gli fa vedere che libro ha scelto e lo mette nella sua borsetta.
Vado a prenderlo all'asilo, guardiamo nella sua borsetta, e mi accorgo che ha preso un libro che io non avrei mai nemmeno immaginato di comprare.
Ha preso a noleggio: "Nel pancione della mamma".
È la favola di un bimbo che sta aspettando una sorellina, che si trova, per l'appunto, nella pancia della mamma.
ora: a lui piace tanto questo libro, ma ancora probabilmente non ha consapevolezza di quello che gli racconto e di quello che sto leggendo.
Però tu guarda il destino che libro gli ha fatto scegliere fra tutti!! :-)
il giorno dopo sono andata dalle maestre e gli ho chiesto se avevano notato che tipo di libro avesse preso.
 Loro hanno detto che avevano visto e che ci avevano pensato un attimo se farglielo prendere comunque o no, ma in realtà una delle maestre ha detto che io e marito siamo troppo bravi per soffermarci su una favola del genere, e che comunque andava rispettato il fatto che l'avesse scelto lui, e quindi fosse proprio quello che voleva.
Devo essere onesta nel dire che non ha generato un grosso sconvolgimento nel mio cuore e in quello della mia famiglia, anche perché oramai, dopo aver concepito Pisellino dal mio cuore, ho capito bene cosa sono in grado di fare e cosa mi aveva riservato la vita.
Ma questa storia mi ha fatto sorridere e mi ha fatto pensare a quanto strana e beffarda  a volte sia la vita :-)



Nel frattempo, si sgranano fagioli all'asilo...



mercoledì 17 ottobre 2018

La busta verde

Ricevere una busta verde dal postino di solito non è mai una bella cosa...
Solitamente è una multa, o è una lettera dell'Agenzia delle entrate, o peggio ancora un avviso di garanzia. 
Ma questa volta, la busta verde porta con sè la notizia più bella che potessimo ricevere.
Iter dell'adozione: finito.  
Pisellino è finalmente a tutti gli effetti nostro figlio. 
Per la legge italiana, prende il cognome del suo babbo. 
So che per chi non ha vissuto questo percorso, questo può sembrare una banalità.
I bambini nascono e prendono il cognome del loro babbo, e tutto è normale. 
Per un genitore adottivo invece è una tappa fondamentale, che assume un'importanza incredibile perché finalmente è tutto finito. Pisellino ha avuto per mesi e mesi  un cognome inventato, di buon auspicio certo, ma di fatto inventato e che non apparteneva né alla sua vecchia vita nè alla sua nuova vita.
E in un attimo mi passano davanti agli occhi tutte le tappe di questa percorso: l'attesa di diventare mamma, il primo colloquio con l'assistente sociale, gli incontri con le altre coppie, la fase dell'istruttoria, l'incontro davanti al giudice, l'attesa del decreto, l'arrivo del decreto.
 I pellegrinaggi fra i vari enti, i pellegrinaggi in tutti i tribunali che ci hanno chiamato, e infine il lungo viaggio per arrivare da te.
Benvenuta nuova FAMIGLIA. 
E Buona grandiosa vita!!!




lunedì 8 ottobre 2018

Tutto tua madre

Credo che per ognuno di noi ci sia un disegno già scritto. 

E questo disegno comprende anche il diventare (o meno) genitore.
C'è chi diventa genitore senza volerlo o cercarlo, c'è chi diventa genitore non appena gli viene voglia di fare un figlio, c'è chi diventa genitore dopo anni di preghiere, chi lo diventa dopo un tentativo di fecondazione, chi dopo 10, chi prende la strada dell'adozione. 

E anche in quest'ultima, c'è chi ce la fa e chi no.
Nel nostro disegno, c'era Pisellino, fin dall'inizio. 

Ma questo lo capisci solo quando arrivi a fine corsa, non prima. Capisci perché non sei rimasta incinta 6 anni prima, perché la fecondazione è andata male. 

E lo capisci quando arriva lui. Quando lo tieni in braccio, lo baci e lo abbracci. 

Lo capisci quando ti chiama mamma, quando ti corre incontro. Quando è LUI che vuole TE quando si sveglia, quando è triste, quando ha voglia di giocare, quando è arrabbiato. 

Capisci che è LUI perché é LUI che ti fa arrabbiare così tanto, ma con cui hai così tanta voglia di far pace dopo.

Era lui che aspettavamo, ed è lui che è arrivato, dopo tanto.


E allora, ascolto la canzone di J-ax, una poesia bellissima dedicata a suo figlio. Lui che come noi, ha probabilmente atteso e pianto. 

E io ascoltando questa canzone mi ci ritrovo, anche se il nostro finale è diverso. 

E soprattutto, guardando il video, piango. Perché mi sembrano scene viste, e vissute, fra le quattro mura di casa nostra.


TUTTO TUA MADRE

La vita no non è uno scherzo ma ha la sua ironia
Io sorridevo per mestiere ma era una bugia
È più che una famiglia io volevo l’anarchia
Ma adesso asciugo tutti con la tua fotografia
avevo perduto fiducia nel mondo
senza nemmeno rendermene conto
il lavoro andava a gonfie vele
La casa una barca che andava giù a fondo
Sai che la mamma aspettava un bambino ma dopo l’ha perso
Io paralizzato come un brutto sogno
Mentre lei piangeva e cadeva in ginocchio
E in quel momento mi si è rotto qualche cosa dentro
per la prima volta mi sono sentito vecchio
Vittima di una fattura una stregoneria
tu hai rotto il sortilegio
Perché sei una magia 





E ti porterò lontano con la forza di un missile
e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre



Quand’è che ci fate un figlio?
tutti la stessa domanda
Io trattenevo la rabbia
Perché avrei voluto spaccargli la faccia
Avevo perso da mò la speranza
Non sopportavo più tutto quel dramma
Ad avere coraggio ci pensava mamma
tra medicine e le punture in pancia
Messo alle corde anch’io
Pensavo alla religione
Se un figlio è un dono di Dio
Forse questa era la mia punizione
Ma quelli che mi amano
Con il biglietto per il mio spettacolo
Chissà se si immaginano
Che hanno pagato le cure e i dottori che hanno realizzato un miracolo
ora so che dietro il caos c’è un senso più profondo
sei nato a Febbraio lo stesso giorno del nonno
mamma incredula temeva che fosse un miraggio
E i primi mesi ti ha tenuto giorno e notte in braccio



E ti porterò lontano con la forza di un missile
e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre



Da mamma hai preso il nasino
la forma degli occhi e del viso
l’abilità di cambiarmi l’umore soltanto facendo un sorriso
quando non dormi mai fino al mattino
quando fai casino rido perché
la testa dura e la voglia di urlare quelle le hai prese da me
Le hai prese da me



E ti porterò lontano con la forza di un missile
e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre





mercoledì 3 ottobre 2018

Festa dei nonni 2018



2 ottobre 2018. Festa dei nonni.
Sono sicura che " ai miei tempi" questa festa dei nonni non ci fosse...
Poi leggo su Internet che la festa dei nonni nasce per valorizzare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie. 
E allora ben venga. 
Anche se il nostro Pisellino è al momento mamma - dipendente e babbo - dipendente, i nonni sono sempre presenti, e lui deve sapere che su di loro può contare, perché non ci sarà mai nessuno al mondo, oltre a noi, che gli vorrà così tanto bene.
E allora all'asilo hanno preparato un pensierino per i nonni, per tutti e 4. 
Un cuore a testa, con il suo disegno. 
E i nonni si sono sciolti. 
E allora... Buona festa dei nonni ai nostri quattro nonni :-) 



martedì 11 settembre 2018

Resoconto di un'estate

L'estate volge al termine.
Adoro questo periodo, perché la spiaggia si svuota, i negozi cominciano a chiudere. 
Le giornate sono ancora belle, ma è fresco e si riposa bene. 
L'estate è volata; fra lavoro, asilo, feste, e alla fine, le meritate ferie in montagna. 
Pisellino sta crescendo a vista d'occhio (17 cm da quando è arrivato!!!).
All'asilo gioca, balla, va al mare, mangia tanto ed è sereno. 
A casa piange tanto, recupera il tempo non passato a piangere all'asilo (dove non piange nemmeno se si fa male :-) 
Abbiamo abbandonato il ciuccio. In un momento di rabbia l'ha tirato, e abbiamo "fatto finta" che se lo fosse mangiato la Gioia. Non l'ha mai più chiesto. 
Abbiamo tolto una sponda del letto, ora che sta diventando grande. Spesso e volentieri cade (abbiamo messo il tappetino "salva testa" sotto però), ma a lui piace tanto perché può salire e scendere da solo. 
Leggiamo una favola al buio tutte le sere, una "nuova" tutte le sere. E poi la sua favola. 
Abbiamo fatto la nostra settimana in montagna. A giocare, ridere, mangiare sempre insieme, piangere, dormire, coccolarci, baciarci e abbracciarci. 
Ha imparato a fare lo scivolo al contrario. 
Ha imparato a scendere dallo scivolo al contrario. 
Sta cominciando a comporre le frasi.
Sta cominciando a fare le sue "cose" nel vasino. 
Ha ricominciato a mangiare da solo, come quando era arrivato. Mangia con la forchetta, taglia con il coltello.
Da lunedì toglierà ufficialmente il bavaglino, perché sta diventando "grande". 
Sta diventando sempre più coccoloso. Dà mille baci, ti stringe da togliere il fiato. 
Ma in compenso vuole stare solo con me e marito. No nonni, no zii, no cugini. 
Abbiamo firmato il termine dell'anno di affido pre - adottivo. 
Tra poco arriveranno i documenti e potremo preparare le carte per fargli prendere il cognome di marito. 
I servizi sociali ci hanno scritto una bellissima relazione, in cui mettono in luce la serenità di Pisellino, il suo cambiamento. La sua amicizia speciale con la Gioia. La sua evoluzione in questo ultimo anno. 
I giudici sono stati contenti, noi anche. 

Poi c'è tutto il resto.
Gli urli in casa; i capricci. Le scenate, le sceneggiate. 
Lui che urla, io che urlo. 
Lui che quando è arrabbiato ti tira un bel ceffone. Noi che ci arrabbiamo e urliamo più forte. 
Si litiga. 
Ci si tiene un po' il muso. 
Si cerca di fare del proprio meglio, ma a volte il cervello non aiuta e non si riesce a fare la cosa migliore. Vengono a meno i buoni principi dell' "urlare non serve a nulla", "parlare con dolcezza", tenerlo stretto e accoglierlo (anche perché hai paura che ti tiri uno schiaffone). 
Ma poi passa. 
Lui arriva mezzo ciondolante, con le candele al naso, gli occhi gonfi e si attacca alla gamba. 
Allunga le braccia. Tu lo prendi in braccio, lui mette la testa sulla tua spalla. 
"Facciamo pace?" Gli chiedo. 
"Sì". E ci diamo un bacio. 
Ed è tutto finito. 
E speriamo che, tutto sommato, fare pace sia così semplice anche in un futuro prossimo.






martedì 28 agosto 2018

La super festa

Io non so come siano gli altri asili del pianeta, non so come siano le altre maestre, se vogliono bene ai loro bimbi e quanto.
Io so che le nostre maestre sono speciali, davvero.
Attente, amorevoli, presenti. Instancabili. Giá, perché oltre a tutti i giorni della settimana, hanno voglia di organizzare feste di venerdì sera. Hanno voglia di creare libroni di ricordi, fare foto ai bambini per immortalare ogni momento condiviso con i bimbi, per far vedere come trascorrono il loro tempo all'asilo.
Comunque sia.
Venerdì sera, festa con apericena in riva al mare, e "spettacolo" dei bimbi.
Tutto organizzato magnificamente , i bimbi con la maglietta fatta da loro con le loro manine stampate




La recita, in cui spiegano "chi sono i bimbi".
E poi i libroni dei ricordi.



E poi il video con tutte le loro foto: al lavatoio a lavare i panni, al mare a guardare l'alba, a Sant'Arcangelo a fare le capriole nell'erba, nell'orto ad innaffiare e poi a raccogliere i pomodori.
Io ho pianto, marito ha pianto, gli altri genitori hanno pianto. Le nostre tate hanno pianto.


E io sono tremendamente felice che Pisellino cresca con loro.
Grazie Bea, grazie L'eli, grazie Ceci. ♥️







sabato 11 agosto 2018

C'era una volta

C'era una volta un bimbo che cercava una famiglia.
C'era una volta un babbo con una mamma e una cagnolina che cercavano un bimbo.
Il bimbo cercava una famiglia che lo amasse, lo coccolasse e lo tenesse stretto.
Il babbo con la mamma e la cagnolina cercavano un bimbo da amare, da coccolare, da tenere stretto.
Un bel giorno tutti e 4 si incontrarono, e iniziò una delle più belle storie d'amore che si possano raccontare.
Tante lacrime, tante crisi. Tanti urli. Una mamma un po' sciocca che spesso alza la voce credendo sia il modo migliore per farsi ascoltare.
Un bimbo in piena fase di capricci, che crede che i capricci possano fargli conquistare il mondo.
Un babbo, un po' irritabile a volte.
Una cagnolina, che risolve tutto leccando tutti dalla testa ai piedi.
Che famiglia ragazzi! mi ritrovo nel letto, con marito da una parte, Pisellino nel mezzo, e la Gioia in fondo ai piedi a proteggere tutti. E mi accordo che è tutto quello che ho sempre sognato e desiderato.
E allora chissenefrega degli urli, dei pianti, dei capricci. Perché sono felice, per davvero. Come non lo sono mai stata.


Pisellino va all'asilo, è tanto sereno. Ha imparato a fidarsi delle sue tate, ed è bellissimo. Si fida dei suoi amici, li prende per mano, ci gioca insieme.
Piange tanto, ma ride anche tanto.
Vuole la favola prima di dormire; una "nuova" tutte le sere, dice.
Poi vuole la sua favola. Quella che racconta la sua storia, la SUA favola. Quella che lo accompagnerà per tutta la vita. Quella che farà nascere in lui un milione di domande.
E mentre va all'asilo e prepara lo spettacolo di fine estate, noi ci accingiamo a mettere un punto alla trafila burocratica che ci ha portato fino a qui. 
Il 22 di questo mese si va a firmare il "per sempre con noi".
La fine del periodo di affido pre -adottivo, la fine del nostro "periodo di prova". La fine del "chissácomeandráafinire".
L'inizio del "famigliaanchedavantiallalegge".
Perché in realtà famiglia lo siamo ormai da 14 mesi, ma finalmente potremo dire non è "domiciliato" da noi (!!!!!) ma che questa è la sua casa anche sul documento :-)
E piano piano prenderà anche il cognome del suo fierissimo babbo.

Ecco i "frutti" dell'orto dell'asilo :-)

domenica 17 giugno 2018

Un fiore per me

Un fiore per me.
Il primo fiore che mi ha regalato il mio principe.



Spiaggia.
Al tramonto.
Il mio principe azzurro tutto vestito di bianco, mi viene incontro con il suo fiore in mano e lo regala alla sua mamma.
Come nei film più romantici.
E io mi sciolgo.

sabato 9 giugno 2018

La prima Alba sul mar

Questa mattina tutti i bimbi sono andati sull
a spiaggia a guardare l'alba.
in realtà, gli altri bimbi hanno anche fatto un pigiama party all'asilo, ma noi, in accordo con le tate, abbiamo deciso di farlo dormire a casa e poi portarlo al mare con gli altri bimbi.
Un po' perché è tanto poco che ha iniziato l'asilo, ma anche e soprattutto perché è ancora tanto prezioso il momento della nanna a casa, che avevamo paura di fargli vivere un senso di abbandono lasciandolo dormire fuori casa.
Poi colazione al mare con tutti i genitori, e prima di andare a casa, la consegna della sua prima opera d'arte, già bella che incorniciata :-)!!!
 All'asilo va alla grande, è tanto sereno e sorridente quando deve andare. le maestre hanno detto che Pisellino è una grande scoperta, che tutti i bambini vogliono giocare con lui, e vogliono stare seduti accanto a lui.
E io sono così tanto orgogliosa che quasi mi scoppia il cuore ❤️


lunedì 4 giugno 2018

Battesimo!!!!

So che tanti non ci credono, che non ritengono essenziale il battesimo, che lasciano al figlio la libertà di scegliere quando è grande se farlo o meno.
Ma io nel battesimo ci credo.
E quando 7 anni fa, durante le  promesse  matrimoniali  a  mio marito, avevo giurato di accogliere i figli che ci avrebbe donato, mi ero anche ripromessa che saremmo tornati in quella chiesa.
E così è stato.
7 anni dopo abbiamo attraversato la chiesa, ma questa volta con lui mano nella mano.
Era bellissimo ed elegantissimo.
Ed è stato bravissimo, anche quando gli hanno tirato l'acqua addosso e l'hanno spettinato :-)
Una bellissima festa, la sua festa.
E siccome lui è arrivato con la cicogna, la bomboniera non poteva essere che un bambino portato con la cicogna!!!!


E il segnaposto...
Una poesia bellissima, di Luciana Littizzetto, che esprime con tutta la semplicità, l'amore per nostro figlio.


LETTERA AD UN BAMBINO RINATO 

Caro te, che sei femmina o sei maschio, poco importa;
te, che non sei nato dalla mia pancia, ma dal mio cuore;
te, che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti  dicono che ci somigliamo,
te, che la vita è bastarda perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro e non hai potuto scegliere… nessuna delle due volte;
te, che una mamma ce l’avevi, ma poi ne è arrivata un’altra, e adesso ne hai due…ed è un gran casino;
te, che sei da maneggiare con cura, come c’è scritto sulle robe fragili; che sei fatto di spine, ogni tanto pungi… e ti dispiace; che a volte non ci sei dentro, che vuoi scappare, ma non sai da cosa;
te, che per paura di essere lasciato, lasci; che non ti fidi mai;
te, che “dimmi che mi vuoi bene, ma dimmelo venti volte di seguito”;
te, che “posso venire nel letto con te?.. e dimmi che non mi lasci anche tu”;
te, che è vero che sei un figlio o una figlia diversa, perché i figli nati solo dal cuore, sono più figli ancora degli altri;
sei 
un figlio al quadrato, alla terza, alla quarta, alla quinta potenza;perché sei stato l’attesa, il mistero, la pazienza, la tenacia… il senso definitivo di tutto!Se ci fosse una misura dell’amore ti direi che il mio amore per te non sta dentro una piscina olimpionica;se lo misurassi in kilometri, sarebbe lungo come la Salerno – Reggio Calabria, la Transiberiana e la curva dell’arcobaleno;se fosse mare, tutti gli oceani messi insieme;e se fosse cielo, una galassia intera, un miliardo di stelle sarebbero tutte per te… e sei non sei convinto, voglio ripetertelo ancora: SEI MIO FIGLIO, SEI MIA FIGLIA, IN OGNI ISTANTE, DI OGNI MINUTO, DI OGNI ORA DELLA MIA VITA E NON POTREI MAI, DI TUTTO IL MONDO DEI MAI, FARE A MENO DI TE.
Per questo, ti do tutti i baci che ho.
Luciana Littizzetto 

venerdì 1 giugno 2018

C'era una volta

C'era una volta l'inizio di una storia d'amore.
Una storia d'amore tra una mamma, un babbo e un piccolo principe. Nella storia si aggiungerà pochi giorni più tardi anche una principessa pelosa.
Oggi è esattevolmente un anno. Un anno che ti abbiamo conosciuto e un anno che siamo perdutamente innamorati di te.
Un anno di emozioni, baci infiniti, pianti, capricci, crisi.
Ma come dice la Littizzetto " la famiglia in cui va tutto bene è solo quella dove ognuno si fa gli affari suoi".
Quindi , sono fiera di tutti gli alti e bassi della nostra famiglia.
Oggi è anche finita la prima settimana di asilo.
Iniziata in sordina , poi evoluta in una crisi di pianto, ma terminata alla grande, senza una lacrima , con la gioia di voler tornare lunedì a "giocare con i bimbi" , e per ultimo (non per importanza) una bellissima pizza!!!!
Fatta con le tue manine, con i tuoi amici bimbi e le tue tate.
Sono profondamente orgogliosa di te.
Ti amo alla follia!!!





domenica 27 maggio 2018

Centro estivo

Giuro che ho pensato tanto se mandarlo o meno. 
A settembre scorso era troppo presto, anche a detta della psicologa. 
Era arrivato da poco, e in più era in piena crisi. 
Poi si è deciso per settembre di quest'anno. 
Poi ci è capitata sott'occhio una locandina, e abbiamo deciso di informarci per il centro estivo.

E domani inizia. 
Lui ha una voglia incredibile di stare con i bambini. Si incanta a guardarli e li chiama ogni volta che li vede. 

In più, se ci penso, quello che sono in grado di dare le maestre è tanto diverso da quello che sono in grado di dargli io. Sono due cose diverse, ma complementari. 
Ha bisogno di stare insieme agli altri bambini, di imparare da loro e con loro. 
E so per certo che lui sarà bravissimo e sarà una bellissima esperienza.
Ma che fatica.
Che fatica lasciarlo andare e metterlo nelle mani di qualcun altro. Affidarlo a qualcun altro. 
Ho detto alla maestra "te lo affido, mi raccomando". 
Ha già sofferto tantissimo, ha sofferto l'abbandono e tutto il resto. Ha sofferto per il fatto di non avere una mamma; ha sofferto di non aver avuto una famiglia.
Ora deve capire che la famiglia ce l'ha eccome, e che quella famiglia è pazza di lui.
E che quelle ore al mattino servono a lui per diventare grande, saggio, forte e bello. 
Buona nuova avventura Pisellino!!!


e giusto perché sia di buon auspicio... zainetto a forma di aereo!! Che possa viaggiare tanto nella sua vita, con la fantasia... e con l'aereo :-) 

mercoledì 16 maggio 2018

Festa della mamma 2018: finalmente anche la mia festa :-)

Festa della mamma 2018.
Premetto che non sono una di quelle che festeggia San valentino, la festa della donna, e tutte le altre feste dell'anno.
Ma quando si desidera diventare mamme, il giorno della festa della mamma assume ogni anno un valore particolare.
Più desideri diventare mamma e più passa il tempo, più il giorno della festa della mamma diventa doloroso.
non per invidia nei confronti delle altre mamme, ma semplicemente perché hai voglia che qualcuno ti faccia gli auguri, ti butti le braccia al collo per darti un abbraccio forte e farti capire in questo giorno che sei importante, e riempirti di baci.
Quest'anno è stata la mia festa.
Sono tornata dal lavoro e Pisellino e marito mi aspettavano con il regalo e un meraviglioso biglietto di auguri con una poesia dedicata a me.
Sono stata la più felice del mondo.
e sono la più fortunata del mondo, me ne accorgo ogni giorno.
Vivere accanto a lui è uno spettacolo, sentirlo parlare e vederlo giocare è una cosa che mi riempie il cuore.
E allora quest'anno tanti tanti tanti auguri a me, che possa diventare una mamma fantastica e possa essere in grado di coccolarlo, comprenderlo e consolarlo per tutto il resto della sua vita. 

Storia di un bambino adottato

C’erano due donne che non si erano mai conosciute,
una la ricordi, l’altra la chiami mamma.
La prima ti ha dato la vita,
la seconda ti ha insegnato a viverla.
La prima ti ha creato il bisogno d’amore,
la seconda era lì per soddisfarlo.
Una ti ha dato la nazionalità, l’altra il nome.
Una il seme della crescita, l’altra uno scopo.
Una ti ha creato emozioni,
l’altra ha calmato le tue paure.
Una ha visto il tuo primo sorriso,
l’altra ha asciugato le tue lacrime.
Una ti ha lasciato, era tutto quello che poteva fare.
L’altra pregava per un bambino
e il Signore l’ha condotta a te.
E ora mi chiedi la perenne domanda:
eredità o ambiente, da chi sono plasmato?
Da nessuno dei due. Solo da due diversi amori.

Madre Teresa di Calcutta


mercoledì 28 marzo 2018

Per sempre con noi

Ci sono giorni belli e giorni brutti.
Ci sono giornate speciali, che vale la pena ricordare per sempre, come il giorno in cui io e marito ci siamo sposati, o quando è arrivato Pisellino.
Ci sono giornate che già alle 8.30 di mattina sono in grado di cambiarti la vita.
Devo fare una premessa.
Per l'adozione nazionale ci sono dei tempi tecnici. Innanzitutto quando il bambino arriva nella nuova famiglia o è in uno stato di collocamento provvisorio (a scopo adozione), o in affido pre - adottivo. Per l'adozione internazionale è un po' diverso, nel senso che nella maggior parte dei paesi, nel momento in cui il bambino viene a casa con noi, è a tutti gli effetti nostro figlio, mentre in pochi paesi vi è una sorta di affido pre - adottivo come in Italia.
Cosa comporta l'affido pre - adottivo?
Che innanzitutto la famiglia biologica possa fare ricorso (anche se il bambino non viene riconosciuto alla nascita), e se fa ricorso si allungano i tempi dell'affido pre - adottivo. Inoltre il bambino può essere sotto "rischio giuridico", che sta a significare che è in una sorta di limbo, e potrebbe essere riaccolto nella famiglia biologica in qualsiasi momento.
Infine, l'affido pre - adottivo, dura di solito 12 mesi. In questi 12 mesi non è ancora nostro figlio dal punto di vista legislativo, perché non ha il nostro cognome, non ha la nostra residenza, non è nel nostro stato di famiglia.
In questi 12 mesi si è "controllati" dai servizi sociali territoriali, che devono valutare se ci stiamo comportando più o meno bene, e si siamo in grado di fare i genitori. Alla fine di questi 12 mesi, i servizi sociali scrivono una relazione per il tribunale, che, se positiva, decreta l'adozione definitiva.
Il bimbo prende il nostro cognome, ed è finalmente nel nostro stato di famiglia.
Tutta questa premessa per dire che, il nostro periodo "buio" è terminato.
Che Pisellino rimarrà per sempre con noi.
Che quel macigno sul cuore è caduto.
Questa mattina ero a donare il plasma; alla fine della procedura, mentre l'infermiera mi metteva il cerotto, mi ha suonato il telefono. Era la chiamata che aspettavo, non potevo non rispondere.
Lei mi ha detto quello che speravo. Sono crollata in un pianto, anche se c'erano almeno 6 persone vicino a me. La tipa al telefono mi ha detto "signora, ci sentiamo magari un'altra volta quando si sente meglio :-)"
Sì, forse è meglio.
Ho continuato a piangere, anche al telefono con marito.
Poi con la mia sorella, con il mio babbo, con la mia mamma.
Con Pisellino che mi guardava ridendo perché non capiva cosa stesse succedendo.
Mi sento leggera.
Mi sento felice.

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domenica 18 marzo 2018

La festa

Era l’8 aprile 2014.
Ho scritto un post dal titolo “i sogni son desideri”. Raccontavo la grande festa che avrei organizzato per lui.
Ed ecco che quel sogno (desiderio) è diventato realtà. 
Cenerentola cantava “tu sogna e spera fermamente, dimentica il presente, e il sogno realtà diverrà”. 
C’è stata quella grande festa che organizzavo nel mio cervello da anni. 
C’erano i nostri genitori/fratelli/nipoti. Poi c’erano tutte le persone a cui vogliamo più bene. Che hanno condiviso il cammino verso Pisellino con noi. Il dolore iniziale, poi la fase di preparazione, poi l’attesa, poi finalmente l’arrivo. 
Ognuna delle persone che era presente è stata un tassello importante della nostra storia insieme a lui. 
Lui è stato felice, anzi no. Felicissimo. Gioioso, sereno, spensierato. 
È stato il suo giorno, la sua festa.
Quanto se l’è meritata!!! E del resto, avevamo festeggiamenti arretrati da festeggiare.
Tra cui sicuramente, il giorno della sua nascita, in cui non siamo potuti essere presenti. 
Quando sarà più grande gli racconterò questa giornata. 
Gli racconterò di tutte le persone che erano lì per lui e solo per lui.
 Di tutti quelli che gli vogliono così immensamente bene anche se non lo abbiamo creato noi.
Di tutti quelli che hanno gioito del suo arrivo. 
Abbiamo una famiglia speciale, e degli amici speciali. 
Auguro a te Pisellino, tutta la felicità del mondo.
Quella che all’inizio la vita non ha voluto darti. Quella che quando sarai un po’ più grande ti metterà tristezza e malinconia. 
Ti auguro di poter curare e alleviare quel dolore che prima o poi, un giorno, dovrei affrontare.
Sappi che qui ti amiamo, infinitamente, incodizionatamente. 
Sei la nostra gioia, la nostra vita, e il frutto del nostro amore. 
Buona meravigliosa vita Angelo nostro!!!
Il babbo, la mamma e la Gioia ❤️

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giovedì 1 febbraio 2018

Il dolore

Nella mia testa mi chiedo spesso se gli sbalzi di umore e i cambiamenti di abitudine siano comuni a tutti i bambini, biologici e adottati.
Perché mio figlio passa da giornate di estrema tranquillità, in cui rinnega il ciuccio, e va a dormire parlando, a giornate in cui il ciuccio quasi lo ingoia, e si addormenta dopo aver pianto per mezz’ora, dopo avergli raccontato la sua storia, esserci seduti di fianco al lettino e fatto le coccole, tenuto in braccio per mezz’ora e cullato e coccolato.
Ieri sera è stata una di quelle da sbattere la testa contro il muro. Dopo aver letto la favola, averlo coccolato e baciato, ogni volta che provavano (a turno io e marito) a metterlo nel lettino, era un pianto straziante. Senza contare che sembrava quasi voler scavalcare e buttarsi giù. Un pianto disperato, e nonostante le mille parole “non ti lascerò mai”, e “la mamma è qui accanto, e domattina ti viene a svegliare con mille baci”, la disperazione non si è placata. Mi prendeva la mano e se la metteva sul cuore, e poi mi stringeva forte e mi guardava e mi baciava, e poi mi stringeva di nuovo, e poi ancora baci. All’1.30 dopo essere quasi andata fuori di testa, e dopo aver fatto intervenire marito, Pisellino è venuto a letto con noi. Ed è rimasto sveglio fino alle 5, e ogni volta che mi spostavo mi cercava con la mano.
Fino a che me lo sono messa addosso, come si fa con un neonato. E si è addormentato.
Possibile che in un corpicino così piccolo ci sia la paura dell’abbandono? Possibile che questo volerci accanto a tutti i costi sia paura che a risveglio non ci siamo più?
E come faccio, ad una creatura così piccola, indifesa e che ha già sofferto così tanto, a farle capire che la sua mamma e il suo babbo ci saranno per sempre?
Oggi ho il cuore che sanguina. Vorrei avere milioni di risposte e milioni di strumenti per poter esser in grado di affrontare tutto quanto. Forse arriveranno col tempo gli strumenti. E le risposte, forse non arriveranno mai. Ma voglio tanto che quel dolore guarisca, e che il coraggio prenda il posto della paura. Dai piccolo mio, ce la faremo!!!