sabato 24 dicembre 2016

E l'attesa continua...

Oggi la tanto attesa telefonata.
Da un lato temevo in un "oddio si sono dimenticati di noi", dall'altro "se ci hanno tenuto in sospeso fino all'antivigilia di Natale, devono per forza esserci buone nuove".
Alle 10 di mattina suona il telefono.
"Buongiorno, sono il funzionario del tribunale dei minori. Le abbiamo fissato l'udienza per il 19 gennaio alle h. 10.45"
Io: "L'udienza?? (tra me e me ho pensato di aver perso un pezzo). Per l'eventuale abbinamento del bimbo che ci hanno proposto?"
Lei: " Sì. C'è anche un'altra coppia (uffa) e c'è il giudice e l'assistente sociale.".
Sarebbe tutto una gran figata se non fosse che c'è un'altra coppia.
Ma va bene così. Prima la scelta era "tra tutte le coppie fuori regione". Poi fra "7-8 coppie".
Ora siamo 2. E ce la giochiamo. Se il bimbo è il nostro bimbo, fra un mese saremo genitori. Altrimenti aspetteremo il nostro bimbo, che arriverà, prima o poi.
Per questo Natale rimaniamo ancora noi 3: io, il marito della moglie, e la bimba pelosa che ci riempie cuori e giornate.
L'anno prossimo magari saremo in 4.
Intanto noi speriamo che "quello" sia proprio il nostro bimbo. E andiamo avanti, senza illusioni. Ma le mani sformicolano, e l'attesa è snervante. Ma come dicono tutti i genitori di cuore, in un attimo il tempo dell'attesa svanisce. E so che sarà così anche per noi.
Che sia un meraviglioso Natale per tutti, e che possa portare nelle vostre case amore, felicità, serenità, e tutto il meglio che esiste!!!
Buon Natale!!!
Chiara, Cristian e Gioia


 

mercoledì 21 dicembre 2016

In hovering

Quest'attesa sta diventando estenuante... mi sento come un elicottero in hovering... ferma, sospesa in aria, in attesa di capire se devo atterrare o partire verso una nuova avventura...
E francamente, non vorrei proprio atterrare...


lunedì 12 dicembre 2016

9 dicembre 2016: la grande prova

9 dicembre 2016, h. 8.15.
Ok. Ci siamo quasi.
In macchina, direzione tribunale.
Fino ad oggi abbiamo fatto tutte le cose che prevedeva il nostro iter: istruttoria, colloqui con i giudici, decreto, tour degli enti.
Ma oggi è diverso. Oggi siamo partiti da casa perché c'é un bimbo che aspetta di incontrare i suoi genitori.
Non so se è il nostro bimbo, ma noi la tensione la sentiamo tutta.
Vorrei che questa giornata potesse cambiarci la vita. Anzi, stravolgercela. 
Vorrei finalmente piangere di gioia, fino a seccarmi la gola e avere gli occhi gonfi come due meloni.
Vorrei trasmettere tutta la mia felicità al resto del mondo. 
Vorrei che fosse il Natale più stratosferico della nostra vita. Vorrei che tu, bimbo che stai aspettando i tuoi genitori, stessi proprio aspettando noi. 
In bocca al lupo Chiara e Cristian, che possa essere "la vostra volta". 

12 dicembre 2016
Non ho scritto subito quello che è successo quel giorno, perché avevo bisogno di metabolizzare.
Non entro nei particolari perché non credo sia il caso, per questioni di "sicurezza".
Comunque sia. Eravamo due coppie, una terza non si è presentata.
Il giudice in realtà ha convocato circa 7-8 coppie nei diversi giorni per proporre un abbinamento.
È un bimbo che ha bisogno di essere allontanato dalla famiglia biologica. Ci ha raccontato chi é, quanti anni ha, come ha vissuto fino ad ora. Ci ha spiegato per filo e per segno la situazione in cui si trova. E alla fine ci ha chiesto se siamo disposti a diventare i suoi genitori.
Ci ha lasciato un po' di tempo da soli, così io e Cristian abbiamo avuto la possibilità di confrontarci. Quanto avrei avuto bisogno del nostro psicologo Augusto in quel momento!!!
Dopo circa 40 minuti da soli, è venuto a chiamarci e ci ha chiesto cosa vogliamo fare.
Sì, c'è la sentiamo. Per una serie infinita di motivi, per il fatto che anche con l'adozione internazionale ci troveremmo nella stessa situazione, con una serie infinita di punti in comune. 
Ora siamo di nuovo in attesa. Questa settimana si riuniranno per valutare la coppia più giusta secondo loro, e poi ci chiameranno. In ogni caso.
Aspettiamo, aspettiamo e aspettiamo.


martedì 6 dicembre 2016

Tu mi fai girar come fossi una bambola...

Così profondamente in bambola da non aver bene la percezione del mondo...
suona il telefono, un numero che non conosco. Mi dico " che palle, di nuovo un call center. Se non rispondo mi tampinano fino a notte". Rispondo.
Dall'altra parte: " Signora Chiara? Buonasera, sono ... del Tribunale dei Minorenni di ... Vorrei comunicarle che abbiamo fissato un incontro con il giudice per venerdì mattina alle h. 10 per un possibile abbinamento".
Non ci ho capito niente. Ho scritto sull'agenda giorno e ora, ho ripetuto ad alta voce quello che mi ha detto (metti che non avessi capito bene ??) e ho chiuso.
Ho chiamato il marito. Non risponde. Gli mando un messaggio "chiamami subito appena puoi. cose importanti".
Poi realizzo. Ommioddio. C'è un possibile abbinamento. Il mio cervello parte in tromba.
Chissà quante coppie hanno convocato.
Chissà se è arrivato il nostro momento.
Chissà cosa ci chiederanno.
Chissà se gli piaceremo.
Chissà se questo sarà il Natale più bello della nostra vita.
Mando un messaggio a Marina, mamma di cuore di una meravigliosa creatura. Mi manda la foto dei suoi miracoli come portafortuna.
Siamo pronti.
Dita incrociate per noi (anche quelle dei piedi)!!!
In bocca al lupo!!!!
Che la forza del mondo sia con noi!!!!



martedì 25 ottobre 2016

Ente n.7 - Destinazione Ancona

Siamo in dirittura finale. 
Ultimi enti interessanti, o meglio che interessano a noi, dopodiché si passa alla scelta finale. 
Destinazione provincia di Ancona, per l'incontro informativo con uno degli enti maggiori d'Italia (in termini di numeri di adozioni). 
Premesso che l'Africa è ormai chiusa per tutti gli enti (perché la continuano a mettere nell'elenco dei paesi in cui operano???), questo ente opera in Sud America, Asia ed Est Europa. 
Ma veniamo al dunque. 
Innanzitutto non è richiesta la rinuncia alla nazionale (pare che tutti gli enti ormai si siano adeguati!!!)

SUDAMERICA:
  •         Brasile
  •        Colombia
  • .      Perù

Brasile: I bambini stanno in istituti e i servizi sociali hanno una buona struttura locale che permette di tenere buoni contatti con l'Italia. 
I bambini hanno spesso un'età scolare (8-9-10 anni). é richiesto che si mantengano i rapporti tra fratelli anche una volta tornati in Italia e i fratelli devono essere adottati contemporaneamente anche da più famiglie. Si fa un unico viaggio di circa 45 giorni e si sta in appartamento.
La pratica viene tradotta e depositata in tanti tribunali nei vari stati. Nel periodo di permanenza all'estero ci sono anche gli incontri con gli assistenti sociali. 
Colombia: i bambini sono in istituti e divisi per età. I bambini fino ai 5 anni non vanno in adozione (perché sono troppe le domande depositate). I tempi di abbinamento sono lunghi: 2 anni - 2 anni e 1/2. Si fa un unico viaggio di circa 30 giorni.
E' possibile adottare più fratelli; le informazioni date dai servizi sono complete e corpose.
Perù: la permanenza è di circa un mese. Le adozioni sono per qualsiasi fascia di età, anche di più fratelli. Ci sono circa 2 anni di attesa dalla deposizione della pratica; anche 2 anni e 1/2 per la fascia prescolare. Si sta una settimana nell'istituto e poi si sta a Lima fino alla fine della permanenza. E' un paese contingentato, ossia non può gestire più di 20 pratiche alla volta. Ci sono i special needs, con situazioni sanitarie più complesse oppure bambini più grandi, o gruppi di fratelli. 

EUROPA:
  •        Fed. Russa
  •         Bulgaria
  •        Ucraina

Il rischio giuridico è presente un po' in tutti i paesi.
Ucraina: tempi più veloci di attesa. Entro 6 mesi dalla registrazione, deve terminare la pratica. Non si hanno informazioni prima; la proposta di abbinamento avviene direttamente in loco. i bambini sono dai 5 anni in su.
E' un salto nel buio perché non si hanno informazioni del bambino prima di arrivare nel paese. Si arriva a Kiev, ma nelle prime due settimane si sta nel paese dell'istituto.
Il primo viaggio è di 30 gg poi un secondo di 15 gg oppure si sta là tutto il tempo.
Bulgaria: In Bulgaria il processo è a porte chiuse (c'è solo un avvocato che ci rappresenta). I viaggi sono brevi. Viene inviata una relazione che è un riassunto di varie relazioni nel corso della vita del bambino (quindi anche nel periodo che era in istituto o nelle famiglie affidatarie). Si fanno 2 viaggi in tutto. Tra il primo e il secondo passano 4 mesi. I tempi di attesa sono molto lunghi. Per bambini sotto i 6 anni l'attesa è di circa 2 anni e 1/2. 
Ci sono anche bambini in lista speciale, dove la maggior parte sono bambini grandi (9-10 anni) oppure bambini più piccoli ma con gravi problemi di salute. CI sono moltissimi bambini di etnia rom.
Fed. Russa: 3 viaggi di circa una settimana; nel primo si va a conoscere il bambino; nel secondo (dopo circa 2-3 mesi) si organizza l'udienza in regione. La sentenza è pronta in 10 giorni, e dopo 3 settimane si fa il 3° viaggio.

ASIA:
  •        India
  •         Filippine
  •         Cina

India: al momento ci sono poche coppie in attesa; per adottare bambini fino ai 4 anni, la coppia deve avere al massimo 90 anni in 2. Non si devono avere malattie gravi in atto (HIV; HCV, ecc) e si deve avere un reddito pulito di circa $ 40.000
I tempi di attesa sono buoni.  Passano 3 mesi per l'accettazione della documentazione e poi circa 1 anno e 1/2 per l'abbinamento.
Non si parte subito per l'abbinamento, ma passano 8 mesi.
Il tempo di permanenza sul luogo è circa una settimana.

Gli altri due paesi asiatici non li abbiamo ascoltati, non abbiamo i requisiti comunque :-(
Dopo l'incontro abbiamo fatto un incontro individuale con la responsabile, che ci ha questo quali sono i nostri orientamenti in termini di paese, e le nostre aspettative. 
Quali sono le nostre aspettative? Essere chiamati domani dal tribunale ovviamente!!! :-)
A parte gli scherzi... dopo quest'incontro sicuramente terremo in considerazione India e Perù, poi si vedrà....
Continuiamo la nostra via Crucis degli enti!!!


lunedì 29 agosto 2016

In gita al tribunale de L'Aquila

Dopo la visita dei carabinieri a casa (!!!) per conto del tribunale de l'Aquila, che hanno voluto fare un tour panoramico della casa, informazioni sul reddito, e conoscere la nostra belva feroce Gioia, siamo stati convocati dal giudice per un colloquio. 
E quindi, gita a L'Aquila. 
Dopo un ritardo del giudice di circa mezz'oretta, siamo entrate nel suo ufficio. 
Come mai i giudici minorili sono tutti donne??? Gli uomini hanno questa grande capacità di rendere tutto così più rilassante... 
Comunque sia la signora è carina; la struttura un po' datata rispetto al tribunale di Brescia, e in giro negli uffici non c'è un'anima... E' proprio vero che l'Italia ad agosto si spegne...
Cominciamo il colloquio con un po' di domande: dove ci siamo conosciuti, cosa ci ha colpito l'uno dell'altro, quando è nato in noi il nostro desiderio di diventare genitori. Come abbiamo vissuto il lutto della mancata genitorialità (ormai a questa domanda faccio partire la registrazione automatica!!! :-)
La signora ha preso un sacco di appunti, ha praticamente scritto una nuova relazione. 
Ha chiesto dei nostri genitori, del nostro lavoro. Della nostra casina e finalmente... della nostra cagnina!!! Che fra l'altro, è stata degnamente citata nella relazione... "Al momento la casa è riempita dalla loro cagnolina Gioia".



Relazione letta e firmata, e poi si è passati alla relazione dell'istruttoria. 
La nostra relazione è sempre stata e rimane di 7 pagine, scritte in Times New Roman 12, senza interlinea. Quindi insomma, rimane un po' "lunghina" da leggere. Forse in alcuni tribunali non sono abituati alle relazioni nostre, ma dal momento in cui si comincia a leggere, prima di arrivare alla fine passa almeno mezz'ora...
Tuttavia, l'ha riletta a voce alta, soffermandosi per chiedere chiarimenti su alcune cose. 
Dopo quasi 3 ore di colloquio, siamo giunti al termine della nostra relazione. 
L'ultimo pezzo scritto dallo psicologo e dall'assistente sociale è particolarmente bello, e abbiamo notato che è rimasta colpita anche la giudice. 
La relazione dice:

"gli operatori ritengono di poter esprimere una valutazione positiva sulla capacità della coppia di accogliere un figlio adottivo e di accompagnarlo nel proprio percorso di crescita, offrendogli un ambito affettivo e relazionale sicuro e protettivo. 
Si ritiene che un bambino che ha vissuto l'esperienza dell'abbandono possa trovare nei coniugi l'unione, la comprensione e gli stimoli necessari al suo nuovo percorso di crescita". 

E allora siamo ufficialmente in lista d'attesa anche a L'Aquila. Che la forza degli arrosticini sia con noi!!! 



lunedì 20 giugno 2016

Tribunale di Brescia: fatto!

Dopo aver ricevuto il decreto di idoneità, abbiamo deciso di estendere il decreto ai tribunali "raggiungibili" in giornata da casa nostra. E quindi Ancona, Perugia, Firenze, Venezia, l'Aquila, Milano, Brescia, ecc.
Ecco che un bel giorno torniamo a casa e troviamo la convocazione per il tribunale di Brescia. 
Ovviamente la prima cosa che ti passa dalla testa è: "buone nuove??". E invece no. Mi informo, e mi dicono (altri genitori adottivi) che è la prassi. Colloquio conoscitivo con il giudice.
Per cui si parte e si va.


4 camionette militari ad aspettarci con il mitra in mano all'ingresso (che accoglienza!!)
Entriamo, e si passa al metal detector (non é che per caso partiamo??? ;-) 
E finalmente andiamo ad attendere fuori dalla porta.
Con soli 5 minuti di ritardo, la giudice ci accoglie nel suo studio.
È una signora tanto carina.
Ci mette subito a nostro agio. Dimostra (al contrario di quello di Bologna) di aver letto attentamente la nostra relazione. A sua volta ne scrive una. Ci chiede di nuovo qualcosa sulla nostra famiglia; su chi possiamo fare affidamento nel caso avessimo bisogno e nel caso in cui un giorno non riuscissimo ad andare a prendere nostro figlio a scuola.
Ci chiede del reddito. Della nostra casa, se abbiamo il giardino.
Ci chiede il nostro percorso di vita e di coppia. Ci chiede una cosa bellissima: qual è il ricordo più bello che abbiamo l'uno dell'altro. 
Ci chiede perché vogliamo diventare genitori.
Un bel colloquio, durato poco più di un'ora. Ne siamo usciti soddisfatti, rilassati e contenti. 
Ha ribadito che i bimbi in nazionale sono pochi, ma che siamo molto giovani.
Ha chiesto se abbiamo già dato un'occhiata anche all'internazionale, quali sono i paesi che ci interessano.
E quindi siamo in attesa, anche qui.
Crediamo che se mai un bel giorno Brescia decidesse di chiamarci, è solo perché hanno un bambino che hanno il bisogno di allontanare dalla regione.
Ma la speranza è sempre l'ultima a morire. E la vita ci insegna che le sorprese e i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo.
E nell'attesa mi accorgo di quanto amo sempre di più la mia famiglia.
Aver avuto il mio "nipotino" diciassettenne che ha fatto un grosso intervento, ha messo in luce non solo quanto siamo fragili e piangoloni tutti noi (zia, zio, mamma, babbo, nonni, ecc), ma quanto la nostra "grande" famiglia sia unita nella gioia e nel dolore. Quando c'è da festeggiare, e quando c'è da piangere. 
E allora tu, figlio mio, che forse sei già nato, o ancora nella pancia, o ancora in divenire, vieni a stare in questa famiglia.
C'è un sacco di gente pronta ad amarti come se fossi stato generato in questa casa. Nonni che ti aspetteranno davanti alla porta, impazienti di accoglierti. Nonni ansiosi perché "tardi". Zii che ti riempiranno di regali. Cugini che faranno a gara per coccolarti e giocare con te. 
E due genitori che ti ameranno per tutta, ma tutta, la vita.
Ti aspettiamo piccoletto, non tardare!! ❤️

giovedì 5 maggio 2016

Ente n.6 - Destinazione Bologna

Un numero esagerato di impegni interessanti e nuovi, il marito infortunato, le gare di ballo quasi ogni domenica... (eh già, perché giochiamo anche a fare i ballerini!!!!)


ha causato un periodo di latitanza da enti... ma adesso si riprende...
Ci siamo iscritti al corso informativo di un grande ente a Bologna, o meglio, il secondo più grande ente in Italia per numero di adozioni. 
Eravamo 5 coppie, la maggior parte di Rimini tra l'altro (anche se non le conoscevamo); l'ambiente è stato molto accogliente. A parlare c'erano la responsabile della sede bolognese, e un padre adottivo. L'impressione è stata buona; sono stati chiari, anche loro non ci hanno raccontato favole o tirato fuori numeri di adozioni da guinness, e hanno dichiarato senza mezzi termini i tempi di attesa lunghi, come tutti. 
I tempi di attesa sono di 12-24 mesi dal momento in cui si deposita il dossier nel paese straniero (non dal momento del conferimento dell’incarico).
Come ente, sono "abbinati" a diversi paesi, ma molti, purtroppo, sono chiusi, o comunque in situazioni politiche poche chiare (es. Africa). 
Le adozioni in Albania, Bosnia, Lettonia, Serbia sono al momento chiuse.
La Romania è aperta solo a rumeni o coppie italo – rumene
In Africa al momento è aperto solo il Burundi, gli altri paesi sono al momento bloccati (Congo, Ghana, Kenya, Marocco, RDC)
In Asia ci sono  Nepal, Sri Lanka, Cambogia, Mongolia, Pakistan, dove le adozioni al momento sospese. E' aperta solo la Cina purtroppo. 
Tutto questo un po' mi genera ansia/tristezza, perché questa situazione ci preclude un sacco di possibilità, e soprattutto, non prospetta niente di buono per il futuro :-( 
Per quanto riguarda i viaggi nei paesi, è previsto 1 viaggio in Kosovo, 2 viaggi più lunghi in Albania, Bulgaria, Moldavia, Ucraina e 3/4 viaggi per la federazione Russa (dipende dalla regione)
In  Federazione Russa servono 3 viaggi per: 
-         1-Confermare/formalizzare l’abbinamento con un notaio dopo aver conosciuto il bambino
-          2-Formalizzare l’adozione con un’udienza
-          3- Emissione documenti e rientro in Italia con il minore
Da 7 a 10 gg per ogni viaggio.
Per quanto riguarda le Americhe (Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Haiti, Messico, Perù) è richiesto in linea generale 1 viaggio da 40 a 60 gg, tranne  per il Messico, per cui sono previsti 1/2 viaggi: 1 viaggio da 3 mesi o 2 da un 1 mese; e per Haiti per cui sono previsti 2 viaggi: 1 da 3 settimane e uno da 2 settimane.
Per quanto riguarda l'età dei bimbi, in Bolivia, Haiti, Perù e Cile ci sono bambini di tutte le età, ma principalmente 6 anni in su. In Brasile, Colombia, Messico sono dai 6 anni in su, con numerose fratrie (da 3 fratelli in su).
In  Asia i bambini sono piccoli (Cina entro i 3 anni di età), come in Africa (tutte le età, ma soprattutto entro i 3 anni).

In Europa ci sono bambini di tutte le età, in Ucraina solo sopra i 7 anni.
E nell'attesa... continuiamo a ballare ;-) 

lunedì 11 aprile 2016

E alla fine arriva.... Il decreto!!!!

H.8.23 dell'11 aprile 2016: siamo in treno, direzione Bologna. Anzi: direzione tribunale dei minori di Bologna!!! Perché finalmente... è arrivato il nostro decreto!!!! 
Siamo in trepidante attesa... 

H.12:18: siamo di nuovo in treno, questa volta direzione casa. Ma con qualcosa in più fra le mani... Il nostro decreto.
Entrati in cancelleria adozioni, fatte due firme di "avvenuta accettazione" e si esce. E io piango. Piango perché su quel foglio ho letto la parola "idonei".
Piango perché finalmente tutto sta diventando più vicino, più bello... Perché hanno visto in noi, due persone in grado di diventare genitori...
Piango perché oggi sono ancora più innamorata di ieri, e perché la vita è un viaggio meraviglioso.
Da oggi si parte in tromba, alla ricerca del nostro bimbo già nato, o in corso di nascita... In bocca al lupo a noi, e a tutte le coppie come noi!!! 

E allora... Cappuccino, cornetto e decreto per festeggiare!!! 
 


sabato 26 marzo 2016

Buona Pasqua!!!!

Prendo, copio, e incollo un bellissimo post trovato sulla pagina Facebook di " I figli adottivi sono figli 2 volte".
E auguro una serena, meravigliosa, e strapiena d'amore, Pasqua a tutti!!!!

Buona Pasqua figlio adottivo, poichè in ogni bambino adottivo si ripete il grido che Gesù ha gridato sulla croce "Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato"
Un grido forte, straziante che ha toccato il cuore di tutti e che ancora oggi provoca sgomento e tristezza...
Quella sofferenza, anche se in misura diversa si ripete in tutti i bambini che sono abbandonati e vanno in adozione, perchè l'abbandono è la più dolorosa delle cose.
Abbandono significa solitudine, significa lottare per ogni cosa e non avere neanche più diritto a un abbraccio di una madre e un padre.
Nella vita di un bambino adottivo nulla è scontato..
Un perchè che umanamente non trova risposta, un dolore che cerca una medicina e quella medicina si chiama ADOZIONE...
Adozione profuma di mamma ,profuma di papà, di uova di cioccolato e pastiere sfornate insieme, profuma di famiglia, quella parola che abbiamo dovuto scoprire col tempo...
La Pasqua, la consolazione di ogni sofferenza, il dono di una vita nuova, in una famiglia nuova, in una realtà nuova, in una patria nuova, è una concreta e chiara raffigurazione della pasqua per i figli adottivi...
Cari genitori, il vostro soffrire per l'assenza dei figli vi unisce già a loro che ancora non conoscono e non sanno che saranno vostri figli.
L'ADOZIONE è UN PATTO D'AMORE destinato ad andare oltre la vita di questo mondo, perchè l'amore adottivo non è un amore di questo mondo ma un amore eterno, un amore che nasce dallo spirito di verità, consapevolezza e forza...
Auguro una Buona Pasqua ai bambini negli orfanotrofi,ai genitori adottivi che hanno già ricevuto la grazia di abbracciare i propri figli, e a quelli che la riceveranno...
Tutte le fatiche, le incomprensioni e anche le delusioni verranno ripagate dal primo abbraccio...






domenica 28 febbraio 2016

Ente N.5 - destinazione Urbino

Domenica mattina all'incontro con l'ente n.5. Scrivo in diretta streaming perché la signora è talmente lenta, precisa e un tantino "noiosa" nel parlare, che mi darebbe modo anche di stirare 4 lavatrici di vestiti nel frattempo.
Bellissima la "location", in pieno centro storico ad Urbino, e la stanza è in pietra, e di conseguenza anche un bel po' freddina.
Siamo 9 coppie.
Ci è stata data una cartellina con tutto il materiale, compresi tempi di attesa per paese, requisiti richiesti, paesi operativi e non. 
Ma la signora che parla è estremamente lenta, e onestamente, parecchio asettica nel suo racconto. Nella prima ora e mezzo ha messo in luce come l'ente lavori esclusivamente con impiegati, e non volontari, come siano organizzati su tutto il territorio nazionale, come organizzino corsi super fighi tutti svolti in modalità e-learning, o colloqui via Skype. 
Mamma mia che noia!!!!


Operano su diversi paesi, tra cui Vietnam, Repubblica Domenicana, Cina, Polonia, Ucraina, Federazione Russa e via andare.
Ha parlato un'ora solo di special needs, specificando come il Vietnam richieda l'accettazione al rischio di un bambino con epatite B o C, la Repubblica Domenicana per l'anemia falciforme per la quale sembra esserci un'altissima percentuale nel paese, e la Cina richiede l'accettazione a malattie cardiovascolari e della cavità orale, tra cui labioschisi, labiopalatoschisi, palatoschisi, e via andare. Di solito i bambini sono già stati operati, ma comunque necessitano di re-interventi o logopedia, ecc.
- Bulgaria: i bambini dati in adozione sono sopra i 6 anni. i tempi d'attesa sono lunghi (anche 4 anni), e viene richiesta l'accettazione per alcune patologie specifiche.
- Ucraina: anche qui i bambini sono almeno di età scolare. i tempi d'attesa sono molto brevi, circa 2 mesi.
- Polonia: i tempi di attesa sono di 12- 18 mesi. L'età dei bambini va dai 7 ai 12 anni. I tempi di attesa aumentano ancora se si vuole un rischio sanitario basso o bambini senza fratelli. I bambini piccoli vengono dati in adozione solo se con special needs. Tra bambino e genitore ci devono essere almeno 40 anni di differenza. Poi l'età del bambino cresce al progredire dell'età del genitore. Viene richiesto un viaggio breve di conoscenza, e poi un viaggio di 6 settimane circa in cui si convive con il bimbo in un alloggio.
- Federazione Russa: vengono date pochissime informazioni sul bambino. Le notizie che arrivano però sono solitamente quelle più rilevanti. Le cartelle cliniche vengono tuttavia "gonfiate" per velocizzare e facilitare l'adozione. Ci sono tutte le fasce di età; non ci sono più indicazioni e vincoli riguardanti il reddito, tuttavia il reddito deve essere sulla media di quello nazionale dichiarato dall'ISTAT. La Federazione Russa ha diversi costi aggiuntivi, fra cui visti, timbri, notaio; impone alla coppia una visita medica in loco (che può arrivare a costare anche €1500) con gli esami del sangue. In più è richiesto un suo interprete, che ha un costo che va dai 100 ai 150€ al giorno. I tempi di attesa sono di circa 12 mesi. Viene anche richiesto un certificato che attesti la conoscenza della lingua russa (ovviamente occorre fare un corso prima!!!).
- Cina: chiede un reddito lordo minimo di 10000 $ a coniuge, compreso il bambino, e almeno il diploma di scuola superiore. Inoltre, non si deve essere grassi: l'indice di massa corporea deve essere al massimo 40. Forse un genitore ciccione non è in grado di crescere adeguatamente un figlio??? Resta un'incognita.
I bimbi possono essere special focus, ossia avere più di un rischio sanitario, oppure non special focus, e quindi solo un rischio sanitario.

Qui si è concluso il nostro incontro. Sono passate 3 ore e mezzo dall'inizio; l'incontro doveva durarne 3.
Paesi mancanti dei quali parlare: 6.
Noi eravamo lì per sentire di Vietnam, Haiti e Repubblica Domenicana, ma abbiamo dovuto rinunciare perché dovevamo tornare a casa che alla sera si andava a lavorare.
L'impressione non è stata un granchè. La disorganizzazione ha prevalso su tutto. Peccato! Alla prossima!!!

sabato 20 febbraio 2016

Ente n.4 - Destinazione Forlì

Ieri incontro n.4, destinazione Forlì.
Eravamo da soli come coppia, e ha tenuto l'incontro informativo un avvocato. 
Davvero buona l'impressione; si è presentata bene, ed è stato carina nel chiederci non solo quali altri enti avessimo incontrato, ma anche nel dirci di visitare altri due enti importanti e grandi prima di prendere una decisione. 
I paesi di cui si occupano sono Moldavia, Ucraina, Ungheria e Repubblica Ceca. 
Riguardo alla Moldavia e all'Ucraina abbiamo parlato poco; i bambini sono grandi, e fuori dalla nostra fascia d'età. 

- Moldavia: il paese è molto piccolo; i bambini vengono dati in adozione sono solo se veramente non trovano nessuno nel proprio paese. I bambini che vanno in adozione sono bambini grandicelli, sugli 8-10 anni; quelli più piccoli vengono inseriti in liste speciali, e solitamente sono bambini malati. 

- Ucraina: la situazione (come si vede poi anche in TV) non è facile dal punto di vista interno; inoltre ultimamente hanno ridotto drasticamente il numero delle adozioni. I bambini da 0 a 5 anni non possono essere adottai; quelli più piccoli di solito hanno problemi psico - fisici. La permanenza nel posto è indefinita (dai 40 - 50 giorni o anche di più). 

- Ungheria: oltre ai documenti standard, il paese richiede una presentazione personale della coppia, una sorta di tema, in cui ci si presenta e si spiega al bimbo come si è arrivati a lui. Un qualcosa di molto personale, e non asettico come la relazione psico - sociale. In più si manda un book fotografico, che deve rappresentare non solo la storia della coppia, ma anche la loro vita. Deve avere un filo conduttore e dare un'immagine molto bella e precisa dei genitori. Non esiste una lista d'attesa, ma si associa la miglior coppia per quel bambino. E' un paese con grosse difficoltà economiche; i bambini stanno nelle famiglie affidatarie e non in istituto, ma il servizio sociale sul territorio è molto radicato. Spesso i bambini vengono dati in adozione per la trascuratezza; ci sono poche storie di alcol o violenza. Il bambino viene di solito proposto prima  in nazionale. I bambini di etnia mista però non vengono dati in adozione nazionale, ma solo internazionale. Vengono date informazioni sanitarie chiare e quando arriva il dossier del bambino in Italia, è completo di tutto, dalle foto a tutte le informazioni. Si rimane sul posto 40 giorni, di cui 30 giorni sono di convivenza. I primi 2/3 giorni la famiglia va dalla famiglia affidataria, e poi inizia la convivenza.Quando la coppia rientra in Italia, il bambino ha già il nostro cognome.  

- Repubblica Ceca: fa solitamente pochi abbinamenti. Non vuole coppie sopra i 40 anni, non vuole coppie già con figli biologici. Le coppie sono giovani, perché i bambini sono piccoli, soprattutto in fascia di età 0 -3 anni. 
Si viene sottoposti a due test attitudinali, che valutano "l'idoneità" all'adozione. C'è l'autorità centrale a Brno dove si sta un mese, e si torna a casa con la sentenza. La maggior parte dei bambini sta in istituto. 
La coppia vive in istituto oppure in albergo, con la referente della coppia. Gli ultimi due giorni a Praga per l'autorizzazione all'uscita dal paese. Il dossier che viene inviato è molto preciso, è una vera e propria cartella clinica, molto dettagliata. 


 

domenica 7 febbraio 2016

Parlami d'amore

“Ascoltami ancora, si dice infatti che dalla bocca dei bambini viene la verità;
se sono un bambino sfuggito dal carnaio notturno, trattenuto da un filo d’amore lanciato da chissà dove.
Se sono un bambino caduto dal nido, abbandonato da padre e madre, rapiti o mortalmente feriti alle sbarre della loro gabbia.
Se sono un bambino nudo, senza panni d’amore o con panni imprestati, ma col diritto di vivere, perchè sono vivo.
E se nello stesso istante persone innamorate piangono davanti a una culla vuota, consumati nel desiderio di accarezzare un bambino.
Se sono ricchi d’amore che ritengono sprecato, e vogliono gratuitamente donarlo, perchè cresca e fiorisca ciò che non hanno piantato.
Allora voglio che vengano silenziosamente a chiedermi se desidero adottarli come miei genitori. Ma non voglio dei fanatici del bambino, come collezionisti d’arte che cercano il pezzo raro che manca alla loro vetrina. Non voglio clienti che hanno fatto l’ordinazione e, pagata la fattura reclamano il loro bebè prefabbricato. Perchè non sono fatto per salvare genitori dalle membra amputate, ma loro sono stati fatti, misterioso percorso, magnifico progetto, per salvare dei bambini dal cuore malato, forse anche condannato. E sarà come addormentarci l’un l’altro.
Io berrò il latte di cui ignoravo il sapore, ascolterò musiche sconosciute, imparerò nuove canzoni, sulle vostre dita, sulle vostre labbra genitori adottati, decifrerò lentamente l’alfabeto della tenerezza.
E l’amore sconosciuto per me prenderà il volo alla luce dei vostri occhi. Voi innesterete le vostre vite sulla mia crescita e grazie a voi io rinascerò una seconda volta.
Così sarò ricco di quattro genitori, due lo saranno della mia carne e due del mio cuore e della mia carne cresciuta. Voi non giudicherete i miei genitori sconosciuti, li ringrazierete e mi aiuterete a rispettarli. Perchè dovrò riuscire lo so, ad amarli nell’ombra, se un giorno vorrò poterli amare nella luce.
E se in una sera di tempesta, adolescente focoso, impacciato di me stesso, io vi rimprovererò di avermi accolto, non vi addolorate, ma amatemi ancor di più: lo sapete, perchè un innesto prenda ci vuole una ferita e, chiusa la ferita, rimane la cicatrice.
Ma io sogno. Io sogno perchè non sono che un bambino in viaggio, lontano dalla terra ferma, la mia parola è muta e il canto senza musica.
Ciò che vi dico piano non potrò urlarlo, se non il giorno in cui, avendomi voi adottato, mi avreste messo in cuore tanto amore e autentica libertà, sulle mie labbra parole sufficienti, perchè possa dire: papà, mamma, io vi scelgo e vi adotto allora saprete che il vostro amore è dono, e che è riuscito.” 
Michel Quoist – dal testo “Parlami d’amore”


domenica 24 gennaio 2016

lunedì 18 gennaio 2016

Ente n. 3 - Destinazione Provincia di Ancona

16 gennaio 2016
Ente n. 3
Destinazione provincia di Ancona

Reduci dall'orrenda esperienza precedente, ci siamo recati a questo incontro senza troppe aspettative. Invece, per fortuna, non tutti sono delle capre. 
Gran bella impressione della ragazza che ci ha fatto il colloquio, bei paesi (anche se alcuni non possiamo nemmeno prenderli in considerazione per l'età). Nemmeno loro chiedono la rinuncia all'adozione nazionale e questa è buona cosa. 
Non sono necessari corsi propedeutici; ci sono solo incontri consigliati (psicologo, pediatra, 
mediatore culturale) e un corso specifico per il paese scelto. 
I Paesi sono:

 Colombia e Messico: bambini sopra gli 8-9 anni. I bambini più piccoli sono 
solo special needs con ritardi mentali, malformazioni importanti. L'attesa è di un anno – 1 anno 
e mezzo. Si sta un mese e mezzo in loco. I bambini stanno in famiglie “semi” affidatarie 
(non stanno in istituti, ma sono ben integrati in società. Spesso i bambini vengono 
allontanati dalla famiglia, e quindi hanno un vissuto difficile. La relazione psico – sociale è 
ben dettagliata (dalle problematiche alle abitudini, ecc.) 

 Santo Domingo: i bambini stanno in istituto dove vanno anche a scuola: le adozioni 
sono poche perché si vive bene. I bambini da 0 ai 6 ani hanno un attesa di circa 2 anni, quelli 
sopra i 7 anni hanno un anno di attesa. Sono necessari 5 anni di matrimonio. Il tempo di 
permanenza è di 4 mesi e mezzo, un coniuge dopo 66 gg può rientrare, ma solo per motivi 
seri. Nei 66 giorni ogni tanto viene l'assistente sociale, poi viene scritta la relazione e c'è 
l'udienza (senza di noi). Vengono date molte informazioni, l'abbinamento è molto ricco; 
spesso vengono allontanati dalle famiglie, o sono orfani di madre. Vengono dati gli esami 
ematici, le pagelle, e detto il motivo dello stato adottivo. Non vanno per lista d'attesa, ma il 
miglior bambino per i migliori genitori. Il bimbo viene preparato per bene. 

 Haiti: ha aperto da poco all'adozione. È un paese culturalmente molto diverso da 
Santo Domingo, molto molto povero. Vengono fatti due viaggi di 15 giorni ciascuno. La 
fascia di età è 0 – 6 anni; sopra i 6 anni sono solo special needs. Sono in istituti/baracche 
chiamati crash. Non tutte le crash sono accreditate perchè non tutte sanno dare informazioni 
attendibili sui bambini. I bimbi stanno bene; viene fatta una piccola relazione psico – sociale 
e una foto. Spesso il problema maggiore è la malnutrizione. Il primo viaggio è detto della 
socializzazione. Si va in istituto il primo giorno; il secondo giorno si fa un'escursione, ecc. 
dopo 15 giorni l'assistente sociale fa una relazione. Tra il primo e il secondo viaggio passano 
al massimo 6 mesi. Il secondo viaggio, sempre di 15 giorni, prevede la sentenza (senza di 
noi). Il tempo di attesa è di un anno e mezzo; il rischio giuridico è quasi nullo. I bambini di 
solito vengono abbandonati alle porte della crash. Si cerca di contattare la madre a cui 
vengono dati 30-60 giorni per ripensarci; viene spiegato e  rispiegato in più occasioni che il bimbo andrà in adozione e poi viene fatto firmare un foglio che non permette alla madre di revocare più la decisione. I bambini non sono sempre preparati al nostro arrivo, ma sono bambini che si affezionano velocemente. 

 Tanzania: non esiste adozione internazionale, ma solo nazionale. Il decreto deve essere 
nominale per un bambino specifico o con una famiglia con cui si ha rapporto. Praticamente 
devo già conoscere la famiglia che mi darà il bambino, aver preso “accordi” e avere un 
decreto nominale del tribunale per quello e solo quel bambino. Sono richiesti 3 anni di 
permanenza. 

 Ucraina (non ha ratificato la convenzione dell'AIA): i bambini sono sopra i 7-8 
anni, e comunque non sotto i 5. non viene comunicato niente all'ente, solo una data in cui 
presentarsi a Kiev. Spesso dicono bugie sull'età e sulle malattie. Fanno 3 tentativi, spesso i 
primi 2 falliscono. I tempi di attesa sono di 4 mesi; poi sono richiesti  30-40 giorni di 
permanenza continuativi. Il bimbo vive in istituto, e sta con noi 3-4 ore al giorno. 

 Federazione Russa (non ha ratificato l'AIA): ci sono 
regole da rispettare; l'adozione è molto burocratica. Ci vogliono molti documenti, e precisi. I 
documenti vanno mandati in due tranche, una all'inizio e una tra il primo e il secondo viaggio. Vengono fatti 3 viaggi:

 1: di 3-4 giorni, per conoscere il bambino

 2: di 3-4 giorni per la sentenza

 3: di 8-10 giorni per andare a prendere il bimbo 

 I tempi di attesa sono di 1 anno – 1anno e mezzo (dipende dalla fascia di età). L'età viene 
rispettata, ad esempio fascia 1 – 3 anni (compresi fino a 3 anni e 10 mesi). Si adotta in 16 – 
20 regioni della Russia. All'abbinamento vengono date foto e poche informazioni dal punto di vista 
sanitario. Le cartelle cliniche sono spesso un po' gonfiate e poco veritiere. Vivere in istituto 
comporta comunque che il bambino abbia un po' di ritardo nella crescita, e il bambino risulta essere 
un po' indietro rispetto all'età. Più è piccolo più è difficile dare garanzie sanitarie sul bambino. Tra il 
primo e il secondo viaggio passano 3 -4 mesi; nel secondo viaggio viene fatta la sentenza con noi; 
tra il secondo e il terzo viaggio passano 10 giorni. Quando si va a prendere il bimbo, si sta 2 – 3 
giorni nella regione con il bimbo, e l'ultima settimana a Mosca per i documenti e il passaporto e poi 
si torna in Italia. 

Bimbi, vi veniamo a prendere a tutti!!!!






mercoledì 13 gennaio 2016

Ente n.2 - Destinazione Pesaro

12 gennaio 2016
Ente n.2
Destinazione Pesaro

Vorrei stendere un velo pietoso sull'esperienza di questa mattinata con questo ente, ma è giusto che scriva qualcosa, perché gli incapaci egoisti e caproni al mondo ci sono, senza offesa per le capre che mi piacciono pure tanto.
Era programmato un incontro individuale per le h.10. Ci vediamo arrivare invece anche un'altra coppia a cui avevano dato sempre appuntamento (per un appuntamento individuale) per le 10.
"Facciamo insieme", abbiamo detto, "tanto le informazioni saranno comuni per entrambi".
Invece questi erano qua per chiedere informazioni su come si fa accoglienza estiva ad un bambino della Bielorussia, mirato poi all'adozione. La cosa strabiliante è che questi due, oltre a non aver compreso che "accogliere" un bambino non è poi una passeggiata, e che si formano dei legami comunque anche se dopo 3 mesi va via, e che il "così almeno proviamo che effetto fa avere un bambino per casa", non avevano assolutamente idea che il percorso per l'adozione ha durata pluriennale!!!! Che non è che andiamo nel paese e ce lo portiamo a casa!!! Eh magari cari miei!!! Questi non avevano nemmeno i 3 anni di convivenza/matrimonio!!! e non sapevano di averne bisogno come requisito!! Ma cavolo, non ti informi prima di andare da un ente? Ci saranno 100 siti internet che danno informazioni sulle adozioni e l'iter, fatti un giro sul web!
Eh vabbè, questi dopo 10 minuti se ne sono andati, anche perché l'ente in questione, nemmeno si occupa di "accoglienza" (dirlo per telefono la prossima volta???)
Rimaniamo da soli con questi due signori ben vestiti in giacca e cravatta, che esordiscono dicendo "scusate per la confusione sul tavolo, ma purtroppo la sera dobbiamo rimanere qui fino a tardi per le pratiche. Abbiamo tantissime richieste ogni giorno!!)". E se c'è una cosa che odio, è la gente che si loda, perché di sostanza, spesso e volentieri, quella gente lì ne ha davvero poca.
Ci chiede del decreto; gli diciamo che siamo in attesa, che è stato segnalato che siamo disposti ad adottare bambini in età prescolare, e 1 (uno) bambino.
Ci hanno spiegato in diverse sedi che il tribunale dei minori di Bologna non è favorevole all'adozione di più bambini contemporaneamente, a causa di fallimenti adottivi che ci sono stati. Per cui l'assistente sociale e lo psicologo ci hanno loro stessi consigliato di indicare 1 bambino, e questo è stato scritto nella relazione, ed è quello che è stato detto anche al giudice, che lo indicherà nel decreto.
L'età prescolare è stata una nostra richiesta, pienamente condivisa da assistente sociale e psicologo che hanno valutato che fosse il meglio per noi perché siamo giovani.
Tuttavia, il distinto signore (uno solo, perché l'altro ha fatto solo presenza) ha cominciato a far polemica sul fatto che è ridicolo indicare un bambino solo, che quelli del tribunale e dei servizi non sono nessuno per dire se possiamo adottare o meno più figli, e che fosse stato in noi "si sarebbe rivoltato, perché c'è una legge!!!!". Ora, voi vi immaginate se io mi metto a far casino da un giudice o da uno psicologo o da un assistente sociale, visto e considerato che hanno la mia adozione fra le mani??? che sono loro che decideranno tutto il mio futuro??
Poi il vincolo età. Ci ha detto che per la nostra età potremmo già avere tranquillamente un figlio di 13 anni, perché mettere il vincolo dell'età?
e poi, la cagata più stratosferica, quella che mi ha fatto quasi partire l'embolo...
"perché se voi portate a casa un bambino di 8-9 anni, voi sapete già tutto di quel bambino, perché sapete se gli piace lo sport, se è bravo o non bravo a scuola, sapete tutto sulla salute, ecc.praticamente lo portate a casa e tac, il figlio è già vostro!".
Io non ci ho visto più. Ha mostrato l'adozione di un bambino grandicello come la passeggiata del secolo.
Educatamente ho spiegato che ogni età ha le sue problematiche. Un bambino di 15 gg magari tirerà fuori tutta la sua rabbia a 15 anni e mi vomiterà addosso di tutto, ma anche uno di 8 anni, picchiato a sangue, e violentato per 5 anni, siamo proprio sicuri che quando sarà a casa con me "tac, e sarà già mio figlio?".
Il signore non è stato contento delle mie contestazioni, per cui ha continuato ad interrompermi e parlarmi sopra. Ha tirato fuori il fatto che anche un bambino biologico potrebbe essere stato violentato. Io ho risposto che quello non sarà un mio problema, perché un figlio biologico non l'avrò e ORA si sta parlando di adozione. Punto.
Sarò onesta: volevo alzarmi, tirar giù il tavolo, e andare via. Ma sono una signora, equilibrata ed educata.
Per cui sono stata zitta. Ho aspettato che parlasse per altri 10 minuti, poi abbiamo ringraziato, salutato e ce ne siamo andati. Di fatto non ci ha dato informazioni sui paesi, sui prezzi, sui vincoli, sulle caratteristiche dei bambini, e tutto il resto. Ha solo fatto polemica. E io, di polemica, proprio non ne ho voglia. So già quanto è difficile il percorso, quanto lo stato non agevoli, quanto sia tutto "una macchina per far soldi". Non ho bisogno anche delle tue ca...te.
Esperienza pessima. Avrei pianto dal nervoso ad un certo punto. Ma è passata, e quell'uomo non lo rivedrò mai più in vita mia, e di quell'ente non voglio mai più sentir parlare in vita mia.
Avanti tutta!!!







martedì 12 gennaio 2016

Ente n.1 - Destinazione Imola

9 gennaio 2016 
Ente n.1 
Destinazione: IMOLA

Come ci eravamo prefissati, e come consigliato da chi ci è passato prima di noi, in attesa del decreto si comincia a girar per enti, in modo da non dover poi far le cose di corsa all'ultimo minuto, e aver già deciso, sulla base del paese, delle caratteristiche, dell'effetto che ci fanno i responsabili " a pelle", l'ente che ci porterà dal nostro bambino. L'incontro è in una sede in centro a Imola. Siamo 3 coppie per l'incontro informativo, e a parte il freddo da morire della stanza, la signora è carina e l'atmosfera gradevole. 
L'incontro dura circa 3 ore; ci parla di tutto ciò che fa l'ente per le coppie, dai corsi individuali e di gruppo. Addirittura i corsi per nonni e zii per "introdurli" all'adozione. 

Ci spiega i paesi, e le caratteristiche per singolo paese:


- Bulgaria: vengono fatti più viaggi, ma brevi. È un paese che lavora bene; i bambini vengono proposti all'estero solo se vengono rifiutati da almeno 3 coppie nel paese di origine. Solitamente i bambini sono di etnia ROM. I bambini sono di tutte le età. Viene fatto un questionario molto dettagliato sulle condizioni che si accettano del bambino. La sentenza di adozione avviene mentre i genitori sono ancora in Italia; in Cile avviene quando i genitori sono già là. I costi sono alti perché c’è anche l’intermediazione dell’ente bulgaro. I tempi di attesa sono solitamente lunghi. 

- Cile: Bambini ben preparati che fanno già  psicoterapia per 6 mesi, 1 anno prima di essere adottati. Raramente ci sono bambini sotto i 6 anni. I tempi di attesa sono di circa 1 anno, 1 anno e mezzo. Sono molto scrupolosi, scelgono il bambino giusto per la coppia (senza guardare alla lista d’attesa), i bambini sono in istituto o famiglia affidataria. Sono necessari circa 2 mesi di permanenza. 

- Bolivia (al momento adozioni chiuse, ma imminente riapertura). Bambini di tutte le età, tempi di permanenza di 2 mesi.  L’età è più bassa rispetto agli altri paesi, perché c’è un alto tasso di abbandono (è il paese più povero  dell’America Latina). 

- Colombia: solo bambini sopra gli 8 anni, no bambini 0-7 anni. Da 0 a 7 anni solo se ci sono difficoltà sanitarie, es. HIV+, cardiopatie, ecc. Vengono date informazioni chiare sui bambini e precise; sono richiesti 2 mesi di permanenza all'estero.

L'impressione è stata molto buona; la referente è stata chiara, direi trasparente. 
Non si è fatta problemi a dichiarare i tempi d'attesa lunghissimi per alcuni paesi, brevi per altri. Non ha raccontato aria fritta, né tanto meno ha raccontato la favola dell'adozione perfetta. 
Elemento non da poco, non richiedono la rinuncia all'adozione nazionale fino al momento dell'abbinamento col bambino. 
Avanti il prossimo. 




venerdì 8 gennaio 2016

Perché i miracoli, da qualche parte, accadono...

il 2016 non è iniziato proprio come avrei sperato...
il mio medico preferito è morto... morto a 48 anni per la malattia più cattiva e inutile che possa esistere. E che ci ha portato via " un pezzo da novanta"... che se avesse avuto modo di lavorare altri 20 anni, avrebbe salvato almeno altre 2000 vite. C'è un motivo a tutto questo? Bè, questa è un'altra di quelle domandine, scritte sul taccuino, che quando sarà il momento dovrò fare al grande capo. 
Di bello, in questo nuovo anno, è che ho conosciuto una creatura speciale...
Claudia, di un anno, un regalo che i suoi genitori hanno ricevuto quando lei aveva solo 15 giorni. 
Semplicemente meravigliosa!!! Due occhioni neri come il papà..
Una coppia semplice, alla mano, conosciuta per caso "via facebook" e che avevamo il desiderio di conoscere di persona io e Cristian. E lei, la sua mamma, aveva piacere di mostrarci come i miracoli esistano per davvero. 
Che dire... sentire il loro racconto riempie il cuore... fa tornare tutte le speranze che ogni tanto rimangono nel cassetto... ci fa capire che "può succedere"!!!! E che, sono sicura, fra 1, 2, 3, o 5 anni, arriverà anche la nostra "Claudia" a portare la gioia nei nostri cuori. 
Hanno scritto un libricino, con una favola dedicata alla loro bambina, per descrivere l'adozione, dove i protagonisti sono due scoiattoli, che adottano uno scoiattolino nel bosco. 
Alla sera, nel lettino, io e la mia famiglia (Cristian + Gioia) ce la siamo letta, e abbiamo un po' pianto. E credo proprio che quella favola sarà la compagna di tante, tantissime buonanotti della nostra creatura!!!
E che l'amore trionfi sempre!!!!



venerdì 1 gennaio 2016

Nell'anno che vorrei...

Siamo ad un nuovo inizio d'anno.
Anno bisesto, anno funesto. Ma quest'anno io in realtà mi voglio prendere una gran bella rivincita. Dopo due anni bisesti davvero funesti, quest'anno voglio vincere io.
Ho un sacco di desideri.
Vorrei innanzitutto che il mio amore con Cristian duri per tutta la vita, e che continuiamo ad amarci ogni giorno come e più di oggi.
Vorrei che tutta la mia grande famiglia rimanesse sempre unita, che non esista l'odio, il disprezzo, e che si impari a perdonare, perché di vita ce n'è una, e vale davvero, ma davvero la pena godersela, divertirsi, e gioire di ogni cosa.
Vorrei che la mia cagnina crescesse forte e sana, e che stia con noi almeno 14 anni.
Vorrei che i miei amici, quelli veri, potessero avere tutto ciò che li rende felici.
Vorrei che il mio dottore preferito guarisse dal tumore.
Vorrei che Gianluca guarisse dalla sclerosi multipla.
Vorrei un lavoro per tutti quelli che lo desiderano.
Vorrei l'amore in ogni famiglia.
Vorrei che tutti i bambini senza una famiglia, riuscissero in questo anno ad avere una famiglia.
Vorrei ricevere la telefonata dal tribunale di Bologna, che ci dice che è arrivato/a. E che siamo genitori. E che la nostra vita sta miracolosamente cambiando.
Vorrei un sacco di cose.
Ma per ora, buon anno a tutti!!! Che sia magico, stratosferico e sfavillante!!!!