sabato 20 febbraio 2016

Ente n.4 - Destinazione Forlì

Ieri incontro n.4, destinazione Forlì.
Eravamo da soli come coppia, e ha tenuto l'incontro informativo un avvocato. 
Davvero buona l'impressione; si è presentata bene, ed è stato carina nel chiederci non solo quali altri enti avessimo incontrato, ma anche nel dirci di visitare altri due enti importanti e grandi prima di prendere una decisione. 
I paesi di cui si occupano sono Moldavia, Ucraina, Ungheria e Repubblica Ceca. 
Riguardo alla Moldavia e all'Ucraina abbiamo parlato poco; i bambini sono grandi, e fuori dalla nostra fascia d'età. 

- Moldavia: il paese è molto piccolo; i bambini vengono dati in adozione sono solo se veramente non trovano nessuno nel proprio paese. I bambini che vanno in adozione sono bambini grandicelli, sugli 8-10 anni; quelli più piccoli vengono inseriti in liste speciali, e solitamente sono bambini malati. 

- Ucraina: la situazione (come si vede poi anche in TV) non è facile dal punto di vista interno; inoltre ultimamente hanno ridotto drasticamente il numero delle adozioni. I bambini da 0 a 5 anni non possono essere adottai; quelli più piccoli di solito hanno problemi psico - fisici. La permanenza nel posto è indefinita (dai 40 - 50 giorni o anche di più). 

- Ungheria: oltre ai documenti standard, il paese richiede una presentazione personale della coppia, una sorta di tema, in cui ci si presenta e si spiega al bimbo come si è arrivati a lui. Un qualcosa di molto personale, e non asettico come la relazione psico - sociale. In più si manda un book fotografico, che deve rappresentare non solo la storia della coppia, ma anche la loro vita. Deve avere un filo conduttore e dare un'immagine molto bella e precisa dei genitori. Non esiste una lista d'attesa, ma si associa la miglior coppia per quel bambino. E' un paese con grosse difficoltà economiche; i bambini stanno nelle famiglie affidatarie e non in istituto, ma il servizio sociale sul territorio è molto radicato. Spesso i bambini vengono dati in adozione per la trascuratezza; ci sono poche storie di alcol o violenza. Il bambino viene di solito proposto prima  in nazionale. I bambini di etnia mista però non vengono dati in adozione nazionale, ma solo internazionale. Vengono date informazioni sanitarie chiare e quando arriva il dossier del bambino in Italia, è completo di tutto, dalle foto a tutte le informazioni. Si rimane sul posto 40 giorni, di cui 30 giorni sono di convivenza. I primi 2/3 giorni la famiglia va dalla famiglia affidataria, e poi inizia la convivenza.Quando la coppia rientra in Italia, il bambino ha già il nostro cognome.  

- Repubblica Ceca: fa solitamente pochi abbinamenti. Non vuole coppie sopra i 40 anni, non vuole coppie già con figli biologici. Le coppie sono giovani, perché i bambini sono piccoli, soprattutto in fascia di età 0 -3 anni. 
Si viene sottoposti a due test attitudinali, che valutano "l'idoneità" all'adozione. C'è l'autorità centrale a Brno dove si sta un mese, e si torna a casa con la sentenza. La maggior parte dei bambini sta in istituto. 
La coppia vive in istituto oppure in albergo, con la referente della coppia. Gli ultimi due giorni a Praga per l'autorizzazione all'uscita dal paese. Il dossier che viene inviato è molto preciso, è una vera e propria cartella clinica, molto dettagliata. 


 

Nessun commento:

Posta un commento