9 gennaio 2016
Ente n.1
Destinazione: IMOLA
Come ci eravamo prefissati, e come consigliato da chi ci è passato prima di noi, in attesa del decreto si comincia a girar per enti, in modo da non dover poi far le cose di corsa all'ultimo minuto, e aver già deciso, sulla base del paese, delle caratteristiche, dell'effetto che ci fanno i responsabili " a pelle", l'ente che ci porterà dal nostro bambino. L'incontro è in una sede in centro a Imola. Siamo 3 coppie per l'incontro informativo, e a parte il freddo da morire della stanza, la signora è carina e l'atmosfera gradevole.
L'incontro dura circa 3 ore; ci parla di tutto ciò che fa l'ente per le coppie, dai corsi individuali e di gruppo. Addirittura i corsi per nonni e zii per "introdurli" all'adozione.
Ci spiega i paesi, e le caratteristiche per singolo paese:
- Bulgaria: vengono fatti più viaggi, ma brevi. È un paese che lavora bene; i bambini vengono proposti all'estero solo se vengono rifiutati da almeno 3 coppie nel paese di origine. Solitamente i bambini sono di etnia ROM. I bambini sono di tutte le età. Viene fatto un questionario molto dettagliato sulle condizioni che si accettano del bambino. La sentenza di adozione avviene mentre i genitori sono ancora in Italia; in Cile avviene quando i genitori sono già là. I costi sono alti perché c’è anche l’intermediazione dell’ente bulgaro. I tempi di attesa sono solitamente lunghi.
- Cile: Bambini ben preparati che fanno già psicoterapia per 6 mesi, 1 anno prima di essere adottati. Raramente ci sono bambini sotto i 6 anni. I tempi di attesa sono di circa 1 anno, 1 anno e mezzo. Sono molto scrupolosi, scelgono il bambino giusto per la coppia (senza guardare alla lista d’attesa), i bambini sono in istituto o famiglia affidataria. Sono necessari circa 2 mesi di permanenza.
- Bolivia (al momento adozioni chiuse, ma imminente riapertura). Bambini di tutte le età, tempi di permanenza di 2 mesi. L’età è più bassa rispetto agli altri paesi, perché c’è un alto tasso di abbandono (è il paese più povero dell’America Latina).
- Colombia: solo bambini sopra gli 8 anni, no bambini 0-7 anni. Da 0 a 7 anni solo se ci sono difficoltà sanitarie, es. HIV+, cardiopatie, ecc. Vengono date informazioni chiare sui bambini e precise; sono richiesti 2 mesi di permanenza all'estero.
L'impressione è stata molto buona; la referente è stata chiara, direi trasparente.
Non si è fatta problemi a dichiarare i tempi d'attesa lunghissimi per alcuni paesi, brevi per altri. Non ha raccontato aria fritta, né tanto meno ha raccontato la favola dell'adozione perfetta.
Elemento non da poco, non richiedono la rinuncia all'adozione nazionale fino al momento dell'abbinamento col bambino.
Avanti il prossimo.
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