All'asilo da questa settimana inizia il progetto libro.
Ogni 15 giorni i bimbi andranno in biblioteca, nella zona dei libri per i bambini e ragazzi, per far capire l'importanza dei libri nella loro crescita.
Sta di fatto che ai bambini viene chiesto di scegliere un libro da portare a casa, da riportare la volta successiva al ritorno in biblioteca.
Pisellino comincia a spulciare in questa gigantesca biblioteca e in questo marasma di libri e sceglie il suo libro.
Va dalla maestra gli fa vedere che libro ha scelto e lo mette nella sua borsetta.
Vado a prenderlo all'asilo, guardiamo nella sua borsetta, e mi accorgo che ha preso un libro che io non avrei mai nemmeno immaginato di comprare.
Ha preso a noleggio: "Nel pancione della mamma".
È la favola di un bimbo che sta aspettando una sorellina, che si trova, per l'appunto, nella pancia della mamma.
ora: a lui piace tanto questo libro, ma ancora probabilmente non ha consapevolezza di quello che gli racconto e di quello che sto leggendo.
Però tu guarda il destino che libro gli ha fatto scegliere fra tutti!! :-)
il giorno dopo sono andata dalle maestre e gli ho chiesto se avevano notato che tipo di libro avesse preso.
Loro hanno detto che avevano visto e che ci avevano pensato un attimo se farglielo prendere comunque o no, ma in realtà una delle maestre ha detto che io e marito siamo troppo bravi per soffermarci su una favola del genere, e che comunque andava rispettato il fatto che l'avesse scelto lui, e quindi fosse proprio quello che voleva.
Devo essere onesta nel dire che non ha generato un grosso sconvolgimento nel mio cuore e in quello della mia famiglia, anche perché oramai, dopo aver concepito Pisellino dal mio cuore, ho capito bene cosa sono in grado di fare e cosa mi aveva riservato la vita.
Ma questa storia mi ha fatto sorridere e mi ha fatto pensare a quanto strana e beffarda a volte sia la vita :-)
Nel frattempo, si sgranano fagioli all'asilo...
sabato 20 ottobre 2018
mercoledì 17 ottobre 2018
La busta verde
Ricevere una busta verde dal postino di solito non è mai una bella cosa...
Solitamente è una multa, o è una lettera dell'Agenzia delle entrate, o peggio ancora un avviso di garanzia.
Ma questa volta, la busta verde porta con sè la notizia più bella che potessimo ricevere.
Iter dell'adozione: finito.
Iter dell'adozione: finito.
Pisellino è finalmente a tutti gli effetti nostro figlio.
Per la legge italiana, prende il cognome del suo babbo.
So che per chi non ha vissuto questo percorso, questo può sembrare una banalità.
I bambini nascono e prendono il cognome del loro babbo, e tutto è normale.
I bambini nascono e prendono il cognome del loro babbo, e tutto è normale.
Per un genitore adottivo invece è una tappa fondamentale, che assume un'importanza incredibile perché finalmente è tutto finito. Pisellino ha avuto per mesi e mesi un cognome inventato, di buon auspicio certo, ma di fatto inventato e che non apparteneva né alla sua vecchia vita nè alla sua nuova vita.
E in un attimo mi passano davanti agli occhi tutte le tappe di questa percorso: l'attesa di diventare mamma, il primo colloquio con l'assistente sociale, gli incontri con le altre coppie, la fase dell'istruttoria, l'incontro davanti al giudice, l'attesa del decreto, l'arrivo del decreto.
I pellegrinaggi fra i vari enti, i pellegrinaggi in tutti i tribunali che ci hanno chiamato, e infine il lungo viaggio per arrivare da te.
I pellegrinaggi fra i vari enti, i pellegrinaggi in tutti i tribunali che ci hanno chiamato, e infine il lungo viaggio per arrivare da te.
Benvenuta nuova FAMIGLIA.
lunedì 8 ottobre 2018
Tutto tua madre
Credo che per ognuno di noi ci sia un disegno già scritto.
E questo disegno comprende anche il diventare (o meno) genitore.
C'è chi diventa genitore senza volerlo o cercarlo, c'è chi diventa genitore non appena gli viene voglia di fare un figlio, c'è chi diventa genitore dopo anni di preghiere, chi lo diventa dopo un tentativo di fecondazione, chi dopo 10, chi prende la strada dell'adozione.
E anche in quest'ultima, c'è chi ce la fa e chi no.
Nel nostro disegno, c'era Pisellino, fin dall'inizio.
Ma questo lo capisci solo quando arrivi a fine corsa, non prima. Capisci perché non sei rimasta incinta 6 anni prima, perché la fecondazione è andata male.
E lo capisci quando arriva lui. Quando lo tieni in braccio, lo baci e lo abbracci.
Lo capisci quando ti chiama mamma, quando ti corre incontro. Quando è LUI che vuole TE quando si sveglia, quando è triste, quando ha voglia di giocare, quando è arrabbiato.
Capisci che è LUI perché é LUI che ti fa arrabbiare così tanto, ma con cui hai così tanta voglia di far pace dopo.
Era lui che aspettavamo, ed è lui che è arrivato, dopo tanto.
E allora, ascolto la canzone di J-ax, una poesia bellissima dedicata a suo figlio. Lui che come noi, ha probabilmente atteso e pianto.
E io ascoltando questa canzone mi ci ritrovo, anche se il nostro finale è diverso.
E soprattutto, guardando il video, piango. Perché mi sembrano scene viste, e vissute, fra le quattro mura di casa nostra.
TUTTO TUA MADRE
La vita no non è uno scherzo ma ha la sua ironia
Io sorridevo per mestiere ma era una bugia
È più che una famiglia io volevo l’anarchia
Ma adesso asciugo tutti con la tua fotografia
avevo perduto fiducia nel mondo
senza nemmeno rendermene conto
il lavoro andava a gonfie vele
La casa una barca che andava giù a fondo
Sai che la mamma aspettava un bambino ma dopo l’ha perso
Io paralizzato come un brutto sogno
Mentre lei piangeva e cadeva in ginocchio
E in quel momento mi si è rotto qualche cosa dentro
per la prima volta mi sono sentito vecchio
Vittima di una fattura una stregoneria
tu hai rotto il sortilegio
Perché sei una magia
E ti porterò lontano con la forza di un missile
e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre
Quand’è che ci fate un figlio?
tutti la stessa domanda
Io trattenevo la rabbia
Perché avrei voluto spaccargli la faccia
Avevo perso da mò la speranza
Non sopportavo più tutto quel dramma
Ad avere coraggio ci pensava mamma
tra medicine e le punture in pancia
Messo alle corde anch’io
Pensavo alla religione
Se un figlio è un dono di Dio
Forse questa era la mia punizione
Ma quelli che mi amano
Con il biglietto per il mio spettacolo
Chissà se si immaginano
Che hanno pagato le cure e i dottori che hanno realizzato un miracolo
ora so che dietro il caos c’è un senso più profondo
sei nato a Febbraio lo stesso giorno del nonno
mamma incredula temeva che fosse un miraggio
E i primi mesi ti ha tenuto giorno e notte in braccio
E ti porterò lontano con la forza di un missile
e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre
Da mamma hai preso il nasino
la forma degli occhi e del viso
l’abilità di cambiarmi l’umore soltanto facendo un sorriso
quando non dormi mai fino al mattino
quando fai casino rido perché
la testa dura e la voglia di urlare quelle le hai prese da me
Le hai prese da me
E ti porterò lontano con la forza di un missile
e ti prenderò per mano
ti porterò a giocare su un prato
E il telefono l’ho buttato
e ho buttato tutte le pare
per fortuna assomigli a tua madre
per fortuna sei tutto tua madre
mercoledì 3 ottobre 2018
Festa dei nonni 2018
2 ottobre 2018. Festa dei nonni.
Sono sicura che " ai miei tempi" questa festa dei nonni non ci fosse...
Poi leggo su Internet che la festa dei nonni nasce per valorizzare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie.
E allora ben venga.
Anche se il nostro Pisellino è al momento mamma - dipendente e babbo - dipendente, i nonni sono sempre presenti, e lui deve sapere che su di loro può contare, perché non ci sarà mai nessuno al mondo, oltre a noi, che gli vorrà così tanto bene.
E allora all'asilo hanno preparato un pensierino per i nonni, per tutti e 4.
Un cuore a testa, con il suo disegno.
E i nonni si sono sciolti.
E allora... Buona festa dei nonni ai nostri quattro nonni :-)

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