Talmente "piena" di alti e bassi, e di sbalzi d'umore che faccio fatica a starmi dietro (e a sopportarmi). Immaginate un po' la gente che mi sta accanto.
Oggi incontro con l'ente; uno dei vari incontri di formazione che si fanno nel corso dell'attesa verso il paese straniero.
Siamo andati nel paese di moltomoltolontano per cui, anche oggi, sveglia abbondantemente prima dell'alba.
Eravamo 6 coppie, una più bella dell'altra. Tutti belli esteticamente, ma anche bellissimi nel modo di parlare, nelle cose che dicevano, belli come coppia, sorridenti, spontanei.
E ti accorgi che non siamo soli. Ma che siamo tutti sulla stessa barca. Una barca a remi, ovviamente. Nel bel mezzo dell'oceano.
Si è parlato dei "lavori" che ci sono stati dati da fare a casa. Il momento dell'incontro, la prima settimana insieme. Le metafore. Si è parlato di paure, aspettative, certezze. Ed è bello vedere che quello che pensi tu, è quello che pensano anche le altre coppie. E come probabilmente quello che ti passa in testa, le crisi di pianto, la voglia di niente, forse capita anche alle altre future mamme adottive.
Poi incontro individuale con la psicologa, per parlare nello specifico dei paesi a cui abbiamo pensato, sulla base delle nostre caratteristiche, dei nostri vincoli dati dal decreto, e del rischio sanitario che siamo disposti ad affrontare.
All'uscita un po' di crisi. Perché ti accorgi per l'ennesima volta quanto sarà ancora lungo il cammino (almeno altri 2 anni e mezzo), e di quanto purtroppo (sarà banale a dirsi) è una macchina per far soldi. A scapito di mio figlio che mi sta aspettando dall'altra parte del mondo.
Ma io devo prima dimostrare di avere la fedina penale pulita, di non essere pazza passando dalla valutazione dello psichiatra, e far vedere il mio conto in banca. Perché i soldi sì che fanno la differenza quando si tratta di crescere un bambino.
Quanto mi fa soffrire tutto questo mondo, che amarezza. E non chiediamoci poi come mai calano le adozioni, o come mai alla fine del percorso arrivano 2 coppie su 10.
Italia, rifletti.