domenica 24 gennaio 2016

lunedì 18 gennaio 2016

Ente n. 3 - Destinazione Provincia di Ancona

16 gennaio 2016
Ente n. 3
Destinazione provincia di Ancona

Reduci dall'orrenda esperienza precedente, ci siamo recati a questo incontro senza troppe aspettative. Invece, per fortuna, non tutti sono delle capre. 
Gran bella impressione della ragazza che ci ha fatto il colloquio, bei paesi (anche se alcuni non possiamo nemmeno prenderli in considerazione per l'età). Nemmeno loro chiedono la rinuncia all'adozione nazionale e questa è buona cosa. 
Non sono necessari corsi propedeutici; ci sono solo incontri consigliati (psicologo, pediatra, 
mediatore culturale) e un corso specifico per il paese scelto. 
I Paesi sono:

 Colombia e Messico: bambini sopra gli 8-9 anni. I bambini più piccoli sono 
solo special needs con ritardi mentali, malformazioni importanti. L'attesa è di un anno – 1 anno 
e mezzo. Si sta un mese e mezzo in loco. I bambini stanno in famiglie “semi” affidatarie 
(non stanno in istituti, ma sono ben integrati in società. Spesso i bambini vengono 
allontanati dalla famiglia, e quindi hanno un vissuto difficile. La relazione psico – sociale è 
ben dettagliata (dalle problematiche alle abitudini, ecc.) 

 Santo Domingo: i bambini stanno in istituto dove vanno anche a scuola: le adozioni 
sono poche perché si vive bene. I bambini da 0 ai 6 ani hanno un attesa di circa 2 anni, quelli 
sopra i 7 anni hanno un anno di attesa. Sono necessari 5 anni di matrimonio. Il tempo di 
permanenza è di 4 mesi e mezzo, un coniuge dopo 66 gg può rientrare, ma solo per motivi 
seri. Nei 66 giorni ogni tanto viene l'assistente sociale, poi viene scritta la relazione e c'è 
l'udienza (senza di noi). Vengono date molte informazioni, l'abbinamento è molto ricco; 
spesso vengono allontanati dalle famiglie, o sono orfani di madre. Vengono dati gli esami 
ematici, le pagelle, e detto il motivo dello stato adottivo. Non vanno per lista d'attesa, ma il 
miglior bambino per i migliori genitori. Il bimbo viene preparato per bene. 

 Haiti: ha aperto da poco all'adozione. È un paese culturalmente molto diverso da 
Santo Domingo, molto molto povero. Vengono fatti due viaggi di 15 giorni ciascuno. La 
fascia di età è 0 – 6 anni; sopra i 6 anni sono solo special needs. Sono in istituti/baracche 
chiamati crash. Non tutte le crash sono accreditate perchè non tutte sanno dare informazioni 
attendibili sui bambini. I bimbi stanno bene; viene fatta una piccola relazione psico – sociale 
e una foto. Spesso il problema maggiore è la malnutrizione. Il primo viaggio è detto della 
socializzazione. Si va in istituto il primo giorno; il secondo giorno si fa un'escursione, ecc. 
dopo 15 giorni l'assistente sociale fa una relazione. Tra il primo e il secondo viaggio passano 
al massimo 6 mesi. Il secondo viaggio, sempre di 15 giorni, prevede la sentenza (senza di 
noi). Il tempo di attesa è di un anno e mezzo; il rischio giuridico è quasi nullo. I bambini di 
solito vengono abbandonati alle porte della crash. Si cerca di contattare la madre a cui 
vengono dati 30-60 giorni per ripensarci; viene spiegato e  rispiegato in più occasioni che il bimbo andrà in adozione e poi viene fatto firmare un foglio che non permette alla madre di revocare più la decisione. I bambini non sono sempre preparati al nostro arrivo, ma sono bambini che si affezionano velocemente. 

 Tanzania: non esiste adozione internazionale, ma solo nazionale. Il decreto deve essere 
nominale per un bambino specifico o con una famiglia con cui si ha rapporto. Praticamente 
devo già conoscere la famiglia che mi darà il bambino, aver preso “accordi” e avere un 
decreto nominale del tribunale per quello e solo quel bambino. Sono richiesti 3 anni di 
permanenza. 

 Ucraina (non ha ratificato la convenzione dell'AIA): i bambini sono sopra i 7-8 
anni, e comunque non sotto i 5. non viene comunicato niente all'ente, solo una data in cui 
presentarsi a Kiev. Spesso dicono bugie sull'età e sulle malattie. Fanno 3 tentativi, spesso i 
primi 2 falliscono. I tempi di attesa sono di 4 mesi; poi sono richiesti  30-40 giorni di 
permanenza continuativi. Il bimbo vive in istituto, e sta con noi 3-4 ore al giorno. 

 Federazione Russa (non ha ratificato l'AIA): ci sono 
regole da rispettare; l'adozione è molto burocratica. Ci vogliono molti documenti, e precisi. I 
documenti vanno mandati in due tranche, una all'inizio e una tra il primo e il secondo viaggio. Vengono fatti 3 viaggi:

 1: di 3-4 giorni, per conoscere il bambino

 2: di 3-4 giorni per la sentenza

 3: di 8-10 giorni per andare a prendere il bimbo 

 I tempi di attesa sono di 1 anno – 1anno e mezzo (dipende dalla fascia di età). L'età viene 
rispettata, ad esempio fascia 1 – 3 anni (compresi fino a 3 anni e 10 mesi). Si adotta in 16 – 
20 regioni della Russia. All'abbinamento vengono date foto e poche informazioni dal punto di vista 
sanitario. Le cartelle cliniche sono spesso un po' gonfiate e poco veritiere. Vivere in istituto 
comporta comunque che il bambino abbia un po' di ritardo nella crescita, e il bambino risulta essere 
un po' indietro rispetto all'età. Più è piccolo più è difficile dare garanzie sanitarie sul bambino. Tra il 
primo e il secondo viaggio passano 3 -4 mesi; nel secondo viaggio viene fatta la sentenza con noi; 
tra il secondo e il terzo viaggio passano 10 giorni. Quando si va a prendere il bimbo, si sta 2 – 3 
giorni nella regione con il bimbo, e l'ultima settimana a Mosca per i documenti e il passaporto e poi 
si torna in Italia. 

Bimbi, vi veniamo a prendere a tutti!!!!






mercoledì 13 gennaio 2016

Ente n.2 - Destinazione Pesaro

12 gennaio 2016
Ente n.2
Destinazione Pesaro

Vorrei stendere un velo pietoso sull'esperienza di questa mattinata con questo ente, ma è giusto che scriva qualcosa, perché gli incapaci egoisti e caproni al mondo ci sono, senza offesa per le capre che mi piacciono pure tanto.
Era programmato un incontro individuale per le h.10. Ci vediamo arrivare invece anche un'altra coppia a cui avevano dato sempre appuntamento (per un appuntamento individuale) per le 10.
"Facciamo insieme", abbiamo detto, "tanto le informazioni saranno comuni per entrambi".
Invece questi erano qua per chiedere informazioni su come si fa accoglienza estiva ad un bambino della Bielorussia, mirato poi all'adozione. La cosa strabiliante è che questi due, oltre a non aver compreso che "accogliere" un bambino non è poi una passeggiata, e che si formano dei legami comunque anche se dopo 3 mesi va via, e che il "così almeno proviamo che effetto fa avere un bambino per casa", non avevano assolutamente idea che il percorso per l'adozione ha durata pluriennale!!!! Che non è che andiamo nel paese e ce lo portiamo a casa!!! Eh magari cari miei!!! Questi non avevano nemmeno i 3 anni di convivenza/matrimonio!!! e non sapevano di averne bisogno come requisito!! Ma cavolo, non ti informi prima di andare da un ente? Ci saranno 100 siti internet che danno informazioni sulle adozioni e l'iter, fatti un giro sul web!
Eh vabbè, questi dopo 10 minuti se ne sono andati, anche perché l'ente in questione, nemmeno si occupa di "accoglienza" (dirlo per telefono la prossima volta???)
Rimaniamo da soli con questi due signori ben vestiti in giacca e cravatta, che esordiscono dicendo "scusate per la confusione sul tavolo, ma purtroppo la sera dobbiamo rimanere qui fino a tardi per le pratiche. Abbiamo tantissime richieste ogni giorno!!)". E se c'è una cosa che odio, è la gente che si loda, perché di sostanza, spesso e volentieri, quella gente lì ne ha davvero poca.
Ci chiede del decreto; gli diciamo che siamo in attesa, che è stato segnalato che siamo disposti ad adottare bambini in età prescolare, e 1 (uno) bambino.
Ci hanno spiegato in diverse sedi che il tribunale dei minori di Bologna non è favorevole all'adozione di più bambini contemporaneamente, a causa di fallimenti adottivi che ci sono stati. Per cui l'assistente sociale e lo psicologo ci hanno loro stessi consigliato di indicare 1 bambino, e questo è stato scritto nella relazione, ed è quello che è stato detto anche al giudice, che lo indicherà nel decreto.
L'età prescolare è stata una nostra richiesta, pienamente condivisa da assistente sociale e psicologo che hanno valutato che fosse il meglio per noi perché siamo giovani.
Tuttavia, il distinto signore (uno solo, perché l'altro ha fatto solo presenza) ha cominciato a far polemica sul fatto che è ridicolo indicare un bambino solo, che quelli del tribunale e dei servizi non sono nessuno per dire se possiamo adottare o meno più figli, e che fosse stato in noi "si sarebbe rivoltato, perché c'è una legge!!!!". Ora, voi vi immaginate se io mi metto a far casino da un giudice o da uno psicologo o da un assistente sociale, visto e considerato che hanno la mia adozione fra le mani??? che sono loro che decideranno tutto il mio futuro??
Poi il vincolo età. Ci ha detto che per la nostra età potremmo già avere tranquillamente un figlio di 13 anni, perché mettere il vincolo dell'età?
e poi, la cagata più stratosferica, quella che mi ha fatto quasi partire l'embolo...
"perché se voi portate a casa un bambino di 8-9 anni, voi sapete già tutto di quel bambino, perché sapete se gli piace lo sport, se è bravo o non bravo a scuola, sapete tutto sulla salute, ecc.praticamente lo portate a casa e tac, il figlio è già vostro!".
Io non ci ho visto più. Ha mostrato l'adozione di un bambino grandicello come la passeggiata del secolo.
Educatamente ho spiegato che ogni età ha le sue problematiche. Un bambino di 15 gg magari tirerà fuori tutta la sua rabbia a 15 anni e mi vomiterà addosso di tutto, ma anche uno di 8 anni, picchiato a sangue, e violentato per 5 anni, siamo proprio sicuri che quando sarà a casa con me "tac, e sarà già mio figlio?".
Il signore non è stato contento delle mie contestazioni, per cui ha continuato ad interrompermi e parlarmi sopra. Ha tirato fuori il fatto che anche un bambino biologico potrebbe essere stato violentato. Io ho risposto che quello non sarà un mio problema, perché un figlio biologico non l'avrò e ORA si sta parlando di adozione. Punto.
Sarò onesta: volevo alzarmi, tirar giù il tavolo, e andare via. Ma sono una signora, equilibrata ed educata.
Per cui sono stata zitta. Ho aspettato che parlasse per altri 10 minuti, poi abbiamo ringraziato, salutato e ce ne siamo andati. Di fatto non ci ha dato informazioni sui paesi, sui prezzi, sui vincoli, sulle caratteristiche dei bambini, e tutto il resto. Ha solo fatto polemica. E io, di polemica, proprio non ne ho voglia. So già quanto è difficile il percorso, quanto lo stato non agevoli, quanto sia tutto "una macchina per far soldi". Non ho bisogno anche delle tue ca...te.
Esperienza pessima. Avrei pianto dal nervoso ad un certo punto. Ma è passata, e quell'uomo non lo rivedrò mai più in vita mia, e di quell'ente non voglio mai più sentir parlare in vita mia.
Avanti tutta!!!







martedì 12 gennaio 2016

Ente n.1 - Destinazione Imola

9 gennaio 2016 
Ente n.1 
Destinazione: IMOLA

Come ci eravamo prefissati, e come consigliato da chi ci è passato prima di noi, in attesa del decreto si comincia a girar per enti, in modo da non dover poi far le cose di corsa all'ultimo minuto, e aver già deciso, sulla base del paese, delle caratteristiche, dell'effetto che ci fanno i responsabili " a pelle", l'ente che ci porterà dal nostro bambino. L'incontro è in una sede in centro a Imola. Siamo 3 coppie per l'incontro informativo, e a parte il freddo da morire della stanza, la signora è carina e l'atmosfera gradevole. 
L'incontro dura circa 3 ore; ci parla di tutto ciò che fa l'ente per le coppie, dai corsi individuali e di gruppo. Addirittura i corsi per nonni e zii per "introdurli" all'adozione. 

Ci spiega i paesi, e le caratteristiche per singolo paese:


- Bulgaria: vengono fatti più viaggi, ma brevi. È un paese che lavora bene; i bambini vengono proposti all'estero solo se vengono rifiutati da almeno 3 coppie nel paese di origine. Solitamente i bambini sono di etnia ROM. I bambini sono di tutte le età. Viene fatto un questionario molto dettagliato sulle condizioni che si accettano del bambino. La sentenza di adozione avviene mentre i genitori sono ancora in Italia; in Cile avviene quando i genitori sono già là. I costi sono alti perché c’è anche l’intermediazione dell’ente bulgaro. I tempi di attesa sono solitamente lunghi. 

- Cile: Bambini ben preparati che fanno già  psicoterapia per 6 mesi, 1 anno prima di essere adottati. Raramente ci sono bambini sotto i 6 anni. I tempi di attesa sono di circa 1 anno, 1 anno e mezzo. Sono molto scrupolosi, scelgono il bambino giusto per la coppia (senza guardare alla lista d’attesa), i bambini sono in istituto o famiglia affidataria. Sono necessari circa 2 mesi di permanenza. 

- Bolivia (al momento adozioni chiuse, ma imminente riapertura). Bambini di tutte le età, tempi di permanenza di 2 mesi.  L’età è più bassa rispetto agli altri paesi, perché c’è un alto tasso di abbandono (è il paese più povero  dell’America Latina). 

- Colombia: solo bambini sopra gli 8 anni, no bambini 0-7 anni. Da 0 a 7 anni solo se ci sono difficoltà sanitarie, es. HIV+, cardiopatie, ecc. Vengono date informazioni chiare sui bambini e precise; sono richiesti 2 mesi di permanenza all'estero.

L'impressione è stata molto buona; la referente è stata chiara, direi trasparente. 
Non si è fatta problemi a dichiarare i tempi d'attesa lunghissimi per alcuni paesi, brevi per altri. Non ha raccontato aria fritta, né tanto meno ha raccontato la favola dell'adozione perfetta. 
Elemento non da poco, non richiedono la rinuncia all'adozione nazionale fino al momento dell'abbinamento col bambino. 
Avanti il prossimo. 




venerdì 8 gennaio 2016

Perché i miracoli, da qualche parte, accadono...

il 2016 non è iniziato proprio come avrei sperato...
il mio medico preferito è morto... morto a 48 anni per la malattia più cattiva e inutile che possa esistere. E che ci ha portato via " un pezzo da novanta"... che se avesse avuto modo di lavorare altri 20 anni, avrebbe salvato almeno altre 2000 vite. C'è un motivo a tutto questo? Bè, questa è un'altra di quelle domandine, scritte sul taccuino, che quando sarà il momento dovrò fare al grande capo. 
Di bello, in questo nuovo anno, è che ho conosciuto una creatura speciale...
Claudia, di un anno, un regalo che i suoi genitori hanno ricevuto quando lei aveva solo 15 giorni. 
Semplicemente meravigliosa!!! Due occhioni neri come il papà..
Una coppia semplice, alla mano, conosciuta per caso "via facebook" e che avevamo il desiderio di conoscere di persona io e Cristian. E lei, la sua mamma, aveva piacere di mostrarci come i miracoli esistano per davvero. 
Che dire... sentire il loro racconto riempie il cuore... fa tornare tutte le speranze che ogni tanto rimangono nel cassetto... ci fa capire che "può succedere"!!!! E che, sono sicura, fra 1, 2, 3, o 5 anni, arriverà anche la nostra "Claudia" a portare la gioia nei nostri cuori. 
Hanno scritto un libricino, con una favola dedicata alla loro bambina, per descrivere l'adozione, dove i protagonisti sono due scoiattoli, che adottano uno scoiattolino nel bosco. 
Alla sera, nel lettino, io e la mia famiglia (Cristian + Gioia) ce la siamo letta, e abbiamo un po' pianto. E credo proprio che quella favola sarà la compagna di tante, tantissime buonanotti della nostra creatura!!!
E che l'amore trionfi sempre!!!!



venerdì 1 gennaio 2016

Nell'anno che vorrei...

Siamo ad un nuovo inizio d'anno.
Anno bisesto, anno funesto. Ma quest'anno io in realtà mi voglio prendere una gran bella rivincita. Dopo due anni bisesti davvero funesti, quest'anno voglio vincere io.
Ho un sacco di desideri.
Vorrei innanzitutto che il mio amore con Cristian duri per tutta la vita, e che continuiamo ad amarci ogni giorno come e più di oggi.
Vorrei che tutta la mia grande famiglia rimanesse sempre unita, che non esista l'odio, il disprezzo, e che si impari a perdonare, perché di vita ce n'è una, e vale davvero, ma davvero la pena godersela, divertirsi, e gioire di ogni cosa.
Vorrei che la mia cagnina crescesse forte e sana, e che stia con noi almeno 14 anni.
Vorrei che i miei amici, quelli veri, potessero avere tutto ciò che li rende felici.
Vorrei che il mio dottore preferito guarisse dal tumore.
Vorrei che Gianluca guarisse dalla sclerosi multipla.
Vorrei un lavoro per tutti quelli che lo desiderano.
Vorrei l'amore in ogni famiglia.
Vorrei che tutti i bambini senza una famiglia, riuscissero in questo anno ad avere una famiglia.
Vorrei ricevere la telefonata dal tribunale di Bologna, che ci dice che è arrivato/a. E che siamo genitori. E che la nostra vita sta miracolosamente cambiando.
Vorrei un sacco di cose.
Ma per ora, buon anno a tutti!!! Che sia magico, stratosferico e sfavillante!!!!