venerdì 3 luglio 2015

Al via la fase 2: l'istruttoria!!!!

Ed eccoci arrivati, finalmente inizia la fase dell'istruttoria. Ecco, Cristian avvertiva una forte tensione e ansia già da una settimana; ieri mattina, al risveglio, io ero ancora in fase di "non capisco cosa mi succede" mentre lui ha passato la sua buona mezz'ora in bagno a sfogare la tensione :-) 
All'arrivo, è salita l'ansia...


Tutta l'attesa di questi mesi, si era azzerata... Quel momento così lontano era arrivato. Ora siamo pronti ad iniziare per davvero il nostro viaggio d'amore.
Alle10.15 inizia il nostro primo incontro. Gli incontri saranno circa 10, e fra circa 6 mesi dovrebbe essere tutto pronto per poter consegnare la domanda al tribunale dei minori.
Davanti a noi ci sono lo psicologo, un' assistente sociale e un'altra assistente sociale in fase di inserimento nel percorso adottivo.
Cristian si distrugge un dito della mano dalla tensione; io invece continuo a dire " ok... Ok..." Penseranno forse sia scema... Comunque glielo diciamo " siamo emozionati, e agitati" e la loro domanda è d'obbligo "perché?"
"bè, perché stiamo andando incontro a qualcosa di nuovo, e per quanto ci abbiamo pensato, l'abbiamo immaginato e abbiamo provato a prepararci, comunque andiamo verso a qualcosa che non conosciamo e che ci spaventa." 
Detto questo, è andato tutto liscio come l'olio, o quasi....
Lo psicologo è un signore sui 55 anni, carino da morire... Super abbronzato, pochissimi capelli alla Homer Simpson sulla testa, ma bravissimo a metterci a nostro agio...
La prima domanda che ci fa è semplice semplice "perché l'adozione? Che cos'è l'adozione per voi??"
Ora, direte voi, facile rispondere se sei entrato in questo vortice da ormai un anno e mezzo. Certo, dare una risposta da enciclopedia è facile, ma darla esprimendo che cosa significa per noi, ecco, la musica cambia. E se in testa hai perfettamente ben in mente che cosa vuoi dire, esprimerlo "a parole tue", è dura un bel po'.
Comunque il nostro incontro va avanti senza grossi intoppi...
L'assistente sociale, quella che già conoscevamo, è una signora sulla cinquantina con un caschetto alla Carrà e una frangetta così precisa che sembra fatta con il righello.
Ha un problema: ha un viso completamente asettico. Ti guarda, ma non traspare emozione, e questa cosa spaventa da matti. È un po' come quando durante un'interrogazione, il prof ti guarda senza fare alcuna espressione e tu non capisci se stai dicendo bene, male, se stai dicendo delle fesserie... Ecco, quello di cui avevamo bisogno era un cenno con il capo, oppure un mezzo sorriso, o un ghigno... Qualsiasi cosa, e invece niente...
Ma che fosse una tipa tosta ce l'avevano detto, quindi, cerchiamo di fare del nostro meglio...
L'incontro è durato circa un'ora e mezza... Per tutto il tempo loro non hanno fatto altro che scrivere, scrivere scrivere... Anche questo spaventa... Ti chiedi "cos'avranno mai da scrivere? Scrivono quello che dico o scrivono quello che vogliono rielaborando le mie parole? Scrivono per non dimenticarsi o mi stanno analizzando??" Comunque ad un certo punto, ci siamo tranquillizzati.: io ho accavallato le gambe, segno che mi comincio a sentire un po' a mio agio, e Cristian ha ricominciato a sorridere, segno che comincia ad andare meglio... 
Prossimo incontro fra 12 giorni. 
E già, non vediamo l'ora...
Perché tutto sommato, tutta questa cosa, poi non è tanto male, anzi... Parlare di noi, ma non solamente di ció che sta fuori di noi, ma soprattutto quello che proviamo, che abbiamo provato, forse serve soprattutto a noi... A conoscerci ancora di più, a capirci nel profondissimo dl nostro cuore... E allora ben venga l'istruttoria. 
Siamo carichi!!!! 


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