martedì 28 luglio 2015

Incontro n. 4

Oggi il tema della giornata siamo stati NOI.
Noi come coppia, dalla nascita dell'amore, fino ad ora. 
Un bel flash back, in cui ho ricordato i tempi in cui mio marito faceva il provolone con me, la bellissima sera in cui mi ha baciato sotto casa, come nel più romantico dei film...
il giorno in cui inginocchiandosi mi ha chiesto di sposarlo... (e qui credo che si siano emozionati anche psicologo e assistente sociale :-) )
abbiamo parlato dei nostri pregi e difetti, delle nostre "differenze", di come abbiamo cercato di crescere nel tempo... delle cose su cui abbiamo dovuto lavorare...
su cosa litighiamo, su cosa non la vediamo allo stesso modo.
Sono state due ore molto intense, in cui è venuto fuori anche un confronto tra me e lui, con elementi "inaspettatamente" diversi...
lo psicologo è in gamba un bel po'... sta tirando fuori cose che noi non ci siamo mai soffermati ad analizzare... 
sta cercando di capire, e soprattutto di farci capire il perché delle cose; perché abbiamo fatto scelte di un certo tipo; perchè abbiamo agito in un modo piuttosto che in un altro. 
La cosa bella è che ci sta facendo comprendere, attraverso il nostro racconto, gli elementi profondi che hanno caratterizzato le scelte della nostra vita. E laddove da soli non ci arriviamo, ci aiuta lui. Ci fa capire dove il nostro comportamento dovrebbe cambiare, dove dobbiamo lavorare per migliorare il rapporto con gli altri, per soffrire meno, per piangere meno... Noi ci stupiamo, ma lui, non per niente, fa lo psicologo e non il panettiere.
La cosa ancora più bella è che ogni domanda, ogni riflessione, è pensata e riadattata in vista di un bimbo. 
ogni scelta fatta nella vita, ogni nostra caratteristica personale importante, lui la trasporta nel nostro rapporto con il bimbo, spiegandoci come tutto ciò che abbiamo vissuto, e il modo in cui siamo comportati o ci comportiamo, può influire il rapporto con il bimbo e la sua crescita. 
Le cose su cui pensare sono tantissime, dobbiamo davvero lavorare tanto, perché vogliamo fare tutto al meglio delle nostre possibilità, e dare al nostro bimbo la vita migliore che si possa desiderare. 
Dal prossimo incontro si parlerà del bimbo, e allora le cose si complicano.
Avanti tutta!!! 




martedì 21 luglio 2015

Istruttoria, incontro n. 3

Oggi il nostro terzo incontro.
Protagonista indiscusso questa volta è stato Cristian.
Anche per lui sono partite le domande riguardo alla sua infanzia, il rapporto con i genitori, la fase dell'adolescenza.
E anche a lui la domanda su che cosa vorrebbe dare a suo figlio di diverso da quello che non ha ricevuto.
Domande sugli amici, sugli amori precedenti...
un racconto infinito sui parenti in Australia, sui parenti vicini e lontani... 
E qualche meravigliosa chicca dello psicologo...
Quest'istruttoria non serve solo a loro per capire noi, e per capire se siamo all'altezza e pronti per diventare genitori. Ma serve soprattutto a noi. Non solo per capirci nel profondo, e capire a cosa stiamo andando incontro... Ma anche per prepararci al lungo cammino che durerà per tutta la vita.
Non sarà facile, non lo è stato fino ad ora, e credo che le difficoltà non finiranno nel momento in cui nostro figlio arriverà a casa. 
Anzi, da quel momento inizierà la parte più faticosa del viaggio, quella in cui dovremo impegnarci per farlo diventare bravo, buono, e farlo vivere sereno. Ma soprattutto, per insegnargli ad amare la vita, così come noi amiamo lui. 
E come dice il nostro psicologo " quello che chiediamo a voi, è di diventare speciali, di essere genitori speciali perché voi dovete avere qualcosa in più". E allora, super marito mio, prendiamoci per mano e lavoriamo insieme per diventare "speciali".
E che la gioia, l'euforia, la voglia di tagliare il traguardo, sia con noi per tutto il viaggio!!! 





mercoledì 15 luglio 2015

Incontro istruttoria n.2: e questa cosa comincia a piacerci...

Ieri secondo incontro dell'istruttoria!
Favoloso lo psicologo in canottiera perché moriva dal caldo... E vi assicuro che questa cosa, anche se poco professionale, non fa altro che metterci a nostro agio perché ci fa capire che anche lui è "umano"... E la giovane assistente sociale... Tranquilla e alla mano... Quella con la frangetta non c'era :-)
Argomento della giornata... IO!!!!
Ce l'avevano raccontato durante gli incontri di settembre che un incontro sarebbe stato incentrato su di me, uno su Cristian, uno sulla coppia, e così via...
Cristian, così cavaliere, ha ovviamente mandato avanti me... Ben gli sta, la prossima volta si becca l'assistente sociale crudele!!!
L'incontro è stato carino, mi hanno chiesto tutta la mia storia... Dalle calende greche ai giorni nostri. Quello su cui si sono soffermati un sacco era il rapporto con i miei genitori... Com'erano caratterialmente, se erano presenti, se mi ascoltavano. E soprattutto, quello che volevano sapere era se ero una bambina serena. Che dire, io sono nata felice!! 
E comunque è stato un incontro davvero piacevole! Loro, a parte aver scritto circa 6 pagine di appunti, sono stati davvero carini con noi! 
Parlare con loro del mio passato è stato,  ad un certo punto, qualcosa di spontaneo e gradevole, quasi da ripetere... e nel frattempo rimaniamo in attesa del prossimo... Tocca a Cristian!!!!! 




venerdì 3 luglio 2015

Al via la fase 2: l'istruttoria!!!!

Ed eccoci arrivati, finalmente inizia la fase dell'istruttoria. Ecco, Cristian avvertiva una forte tensione e ansia già da una settimana; ieri mattina, al risveglio, io ero ancora in fase di "non capisco cosa mi succede" mentre lui ha passato la sua buona mezz'ora in bagno a sfogare la tensione :-) 
All'arrivo, è salita l'ansia...


Tutta l'attesa di questi mesi, si era azzerata... Quel momento così lontano era arrivato. Ora siamo pronti ad iniziare per davvero il nostro viaggio d'amore.
Alle10.15 inizia il nostro primo incontro. Gli incontri saranno circa 10, e fra circa 6 mesi dovrebbe essere tutto pronto per poter consegnare la domanda al tribunale dei minori.
Davanti a noi ci sono lo psicologo, un' assistente sociale e un'altra assistente sociale in fase di inserimento nel percorso adottivo.
Cristian si distrugge un dito della mano dalla tensione; io invece continuo a dire " ok... Ok..." Penseranno forse sia scema... Comunque glielo diciamo " siamo emozionati, e agitati" e la loro domanda è d'obbligo "perché?"
"bè, perché stiamo andando incontro a qualcosa di nuovo, e per quanto ci abbiamo pensato, l'abbiamo immaginato e abbiamo provato a prepararci, comunque andiamo verso a qualcosa che non conosciamo e che ci spaventa." 
Detto questo, è andato tutto liscio come l'olio, o quasi....
Lo psicologo è un signore sui 55 anni, carino da morire... Super abbronzato, pochissimi capelli alla Homer Simpson sulla testa, ma bravissimo a metterci a nostro agio...
La prima domanda che ci fa è semplice semplice "perché l'adozione? Che cos'è l'adozione per voi??"
Ora, direte voi, facile rispondere se sei entrato in questo vortice da ormai un anno e mezzo. Certo, dare una risposta da enciclopedia è facile, ma darla esprimendo che cosa significa per noi, ecco, la musica cambia. E se in testa hai perfettamente ben in mente che cosa vuoi dire, esprimerlo "a parole tue", è dura un bel po'.
Comunque il nostro incontro va avanti senza grossi intoppi...
L'assistente sociale, quella che già conoscevamo, è una signora sulla cinquantina con un caschetto alla Carrà e una frangetta così precisa che sembra fatta con il righello.
Ha un problema: ha un viso completamente asettico. Ti guarda, ma non traspare emozione, e questa cosa spaventa da matti. È un po' come quando durante un'interrogazione, il prof ti guarda senza fare alcuna espressione e tu non capisci se stai dicendo bene, male, se stai dicendo delle fesserie... Ecco, quello di cui avevamo bisogno era un cenno con il capo, oppure un mezzo sorriso, o un ghigno... Qualsiasi cosa, e invece niente...
Ma che fosse una tipa tosta ce l'avevano detto, quindi, cerchiamo di fare del nostro meglio...
L'incontro è durato circa un'ora e mezza... Per tutto il tempo loro non hanno fatto altro che scrivere, scrivere scrivere... Anche questo spaventa... Ti chiedi "cos'avranno mai da scrivere? Scrivono quello che dico o scrivono quello che vogliono rielaborando le mie parole? Scrivono per non dimenticarsi o mi stanno analizzando??" Comunque ad un certo punto, ci siamo tranquillizzati.: io ho accavallato le gambe, segno che mi comincio a sentire un po' a mio agio, e Cristian ha ricominciato a sorridere, segno che comincia ad andare meglio... 
Prossimo incontro fra 12 giorni. 
E già, non vediamo l'ora...
Perché tutto sommato, tutta questa cosa, poi non è tanto male, anzi... Parlare di noi, ma non solamente di ció che sta fuori di noi, ma soprattutto quello che proviamo, che abbiamo provato, forse serve soprattutto a noi... A conoscerci ancora di più, a capirci nel profondissimo dl nostro cuore... E allora ben venga l'istruttoria. 
Siamo carichi!!!!