Il mio babbo è ancora in ospedale.
Finalmente l'hanno tolto dalla rianimazione, ma le cose si sono complicate un po' e siamo ancora qui, nonostante i programmi.
Ho passato giorni a piangere.
In alcuni momenti è la cosa che mi riesce meglio fare.
Ho pianto perché l'ho visto stare male, ho pianto perché l'ho visto delirare e non riuscivo più a riconoscerlo.
Ho pianto nel vedere mia mamma distrutta e affranta.
Ho pianto nel sentirmi dire da Pisellino :" perché mamma vai ancora in ospedale? Ma domani il nonno torna?"
Ho pianto nel ricevere ogni giorno la telefonata o i messaggi di quelli che si sono rivelati degli AMICI. Veri.
Senza mezzi termini, senza secondi fini.
Degli amici sinceri.
Ed infine, ho pianto nel sapere che l'ultimo pensiero di mio babbo prima di essere sedato, nel pieno delirio, è andato al mio Pisellino.
Ha urlato forte il suo nome per tutto il reparto, perché "nella sua testa", l'aveva visto cadere e farsi male.
Cuore di nonno.
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