Mercoledì mattina incontro con l'assistente sociale, quella che ci ha seguito in parte durante l'istruttoria.
Quella che ci aveva cominciato a seguire nel post adozione è andata in aspettativa, e così ci ha preso in carico lei.
Avevo un sacco bisogno di far quattro chiacchiere, per confrontarmi con chi ne sa di più, con chi ne ha viste di ogni, e con chi forse sapeva dare una risposta alle mie domande.
Pisellino è stato bravissimo; ha giocato tutto il tempo nel suo ufficio con mille milioni di cose diverse.
Lei è stata molto contenta, perché l'ha trovato sereno, tranquillo e molto legato a noi.
Io le ho raccontato subito quello che mi duole al cuore: le testate.
Pisellino dà le testate, prevalentemente a me.
Quando è arrabbiato, quando gli dico di "no" per qualcosa, mi dà una bella testata. E se sono lontana, si avvicina, e mi dà una testata contro le gambe.
Se cerchi su Google "mio figlio dà le testate" trovi 6000 mamme che raccontano questa cosa. Ma siccome il mio bambino ha un vissuto, che purtroppo io in parte non conosco, avevo e ho paura che questa rabbia manifestata con le testate sia espressione di qualcosa vissuto e provato in passato, che adesso viene fuori e gli fa male.
Lei ci ha dato ragione, anche e soprattutto per il fatto che le testate sono principalmente rivolte a me, pochissimo al suo babbo, per niente ai nonni, zii e cugini. La mamma è il pungiball di casa.
Da sola ho capito che:
- gli urli non funzionano
- la sculacciata simbolica sul pannolino non funziona
- ignorarlo non funziona
- sgridarlo non funziona
- farmi vedere triste o addolorata non funziona
Stiamo testando il dialogo. Io parlo, non mi arrabbio, non alzo la voce. Gli dico "no Pisellino, perché mi fai, e ti fai male. Non sbattere la testa contro la mamma". L'assistente sociale ha aggiunto una cosa interessante: far spostare la rabbia su un oggetto. Per esempio "prendiamo la pallina della rabbia e lanciamola. Pisellino, quando sei arrabbiato, corriamo a prendere la pallina della rabbia, e la tiriamo". Funzionerà??? Proviamo.
Ci ha fatto vedere il lato positivo della sua dimostrazione di rabbia, ovvero che la rabbia la tira fuori.
Non è un bambino introspettivo, non tiene tutto dentro, ma quello che lo addolora lo vomita addosso. Anzi, me lo vomita addosso :-)
Ci ha anche fatto notare come noi tutti quando siamo arrabbiati ce la prendiamo con le persone di cui ci fidiamo, con cui siamo più in confidenza. Non andiamo dal primo estraneo a dirgli che siamo arrabbiati. Questo mostra come lui abbia riconosciuto che ci sono io per lui, che posso aiutarlo, che lo ascolto, e che sono disposta a coccolarlo e consolarlo quando è arrabbiato.
L'incontro è stato proficuo, utile, e mi ha rasserenato il cuore.
Mi ci voleva, forse ci voleva a tutti e 3.
Ci ha detto che abbiamo fatto un ottimo lavoro, e che è molto contenta di come Pisellino dopo nemmeno 4 mesi sia così profondamente legato a noi.
E noi siamo felici. Anzi, di più.