domenica 28 febbraio 2016

Ente N.5 - destinazione Urbino

Domenica mattina all'incontro con l'ente n.5. Scrivo in diretta streaming perché la signora è talmente lenta, precisa e un tantino "noiosa" nel parlare, che mi darebbe modo anche di stirare 4 lavatrici di vestiti nel frattempo.
Bellissima la "location", in pieno centro storico ad Urbino, e la stanza è in pietra, e di conseguenza anche un bel po' freddina.
Siamo 9 coppie.
Ci è stata data una cartellina con tutto il materiale, compresi tempi di attesa per paese, requisiti richiesti, paesi operativi e non. 
Ma la signora che parla è estremamente lenta, e onestamente, parecchio asettica nel suo racconto. Nella prima ora e mezzo ha messo in luce come l'ente lavori esclusivamente con impiegati, e non volontari, come siano organizzati su tutto il territorio nazionale, come organizzino corsi super fighi tutti svolti in modalità e-learning, o colloqui via Skype. 
Mamma mia che noia!!!!


Operano su diversi paesi, tra cui Vietnam, Repubblica Domenicana, Cina, Polonia, Ucraina, Federazione Russa e via andare.
Ha parlato un'ora solo di special needs, specificando come il Vietnam richieda l'accettazione al rischio di un bambino con epatite B o C, la Repubblica Domenicana per l'anemia falciforme per la quale sembra esserci un'altissima percentuale nel paese, e la Cina richiede l'accettazione a malattie cardiovascolari e della cavità orale, tra cui labioschisi, labiopalatoschisi, palatoschisi, e via andare. Di solito i bambini sono già stati operati, ma comunque necessitano di re-interventi o logopedia, ecc.
- Bulgaria: i bambini dati in adozione sono sopra i 6 anni. i tempi d'attesa sono lunghi (anche 4 anni), e viene richiesta l'accettazione per alcune patologie specifiche.
- Ucraina: anche qui i bambini sono almeno di età scolare. i tempi d'attesa sono molto brevi, circa 2 mesi.
- Polonia: i tempi di attesa sono di 12- 18 mesi. L'età dei bambini va dai 7 ai 12 anni. I tempi di attesa aumentano ancora se si vuole un rischio sanitario basso o bambini senza fratelli. I bambini piccoli vengono dati in adozione solo se con special needs. Tra bambino e genitore ci devono essere almeno 40 anni di differenza. Poi l'età del bambino cresce al progredire dell'età del genitore. Viene richiesto un viaggio breve di conoscenza, e poi un viaggio di 6 settimane circa in cui si convive con il bimbo in un alloggio.
- Federazione Russa: vengono date pochissime informazioni sul bambino. Le notizie che arrivano però sono solitamente quelle più rilevanti. Le cartelle cliniche vengono tuttavia "gonfiate" per velocizzare e facilitare l'adozione. Ci sono tutte le fasce di età; non ci sono più indicazioni e vincoli riguardanti il reddito, tuttavia il reddito deve essere sulla media di quello nazionale dichiarato dall'ISTAT. La Federazione Russa ha diversi costi aggiuntivi, fra cui visti, timbri, notaio; impone alla coppia una visita medica in loco (che può arrivare a costare anche €1500) con gli esami del sangue. In più è richiesto un suo interprete, che ha un costo che va dai 100 ai 150€ al giorno. I tempi di attesa sono di circa 12 mesi. Viene anche richiesto un certificato che attesti la conoscenza della lingua russa (ovviamente occorre fare un corso prima!!!).
- Cina: chiede un reddito lordo minimo di 10000 $ a coniuge, compreso il bambino, e almeno il diploma di scuola superiore. Inoltre, non si deve essere grassi: l'indice di massa corporea deve essere al massimo 40. Forse un genitore ciccione non è in grado di crescere adeguatamente un figlio??? Resta un'incognita.
I bimbi possono essere special focus, ossia avere più di un rischio sanitario, oppure non special focus, e quindi solo un rischio sanitario.

Qui si è concluso il nostro incontro. Sono passate 3 ore e mezzo dall'inizio; l'incontro doveva durarne 3.
Paesi mancanti dei quali parlare: 6.
Noi eravamo lì per sentire di Vietnam, Haiti e Repubblica Domenicana, ma abbiamo dovuto rinunciare perché dovevamo tornare a casa che alla sera si andava a lavorare.
L'impressione non è stata un granchè. La disorganizzazione ha prevalso su tutto. Peccato! Alla prossima!!!

sabato 20 febbraio 2016

Ente n.4 - Destinazione Forlì

Ieri incontro n.4, destinazione Forlì.
Eravamo da soli come coppia, e ha tenuto l'incontro informativo un avvocato. 
Davvero buona l'impressione; si è presentata bene, ed è stato carina nel chiederci non solo quali altri enti avessimo incontrato, ma anche nel dirci di visitare altri due enti importanti e grandi prima di prendere una decisione. 
I paesi di cui si occupano sono Moldavia, Ucraina, Ungheria e Repubblica Ceca. 
Riguardo alla Moldavia e all'Ucraina abbiamo parlato poco; i bambini sono grandi, e fuori dalla nostra fascia d'età. 

- Moldavia: il paese è molto piccolo; i bambini vengono dati in adozione sono solo se veramente non trovano nessuno nel proprio paese. I bambini che vanno in adozione sono bambini grandicelli, sugli 8-10 anni; quelli più piccoli vengono inseriti in liste speciali, e solitamente sono bambini malati. 

- Ucraina: la situazione (come si vede poi anche in TV) non è facile dal punto di vista interno; inoltre ultimamente hanno ridotto drasticamente il numero delle adozioni. I bambini da 0 a 5 anni non possono essere adottai; quelli più piccoli di solito hanno problemi psico - fisici. La permanenza nel posto è indefinita (dai 40 - 50 giorni o anche di più). 

- Ungheria: oltre ai documenti standard, il paese richiede una presentazione personale della coppia, una sorta di tema, in cui ci si presenta e si spiega al bimbo come si è arrivati a lui. Un qualcosa di molto personale, e non asettico come la relazione psico - sociale. In più si manda un book fotografico, che deve rappresentare non solo la storia della coppia, ma anche la loro vita. Deve avere un filo conduttore e dare un'immagine molto bella e precisa dei genitori. Non esiste una lista d'attesa, ma si associa la miglior coppia per quel bambino. E' un paese con grosse difficoltà economiche; i bambini stanno nelle famiglie affidatarie e non in istituto, ma il servizio sociale sul territorio è molto radicato. Spesso i bambini vengono dati in adozione per la trascuratezza; ci sono poche storie di alcol o violenza. Il bambino viene di solito proposto prima  in nazionale. I bambini di etnia mista però non vengono dati in adozione nazionale, ma solo internazionale. Vengono date informazioni sanitarie chiare e quando arriva il dossier del bambino in Italia, è completo di tutto, dalle foto a tutte le informazioni. Si rimane sul posto 40 giorni, di cui 30 giorni sono di convivenza. I primi 2/3 giorni la famiglia va dalla famiglia affidataria, e poi inizia la convivenza.Quando la coppia rientra in Italia, il bambino ha già il nostro cognome.  

- Repubblica Ceca: fa solitamente pochi abbinamenti. Non vuole coppie sopra i 40 anni, non vuole coppie già con figli biologici. Le coppie sono giovani, perché i bambini sono piccoli, soprattutto in fascia di età 0 -3 anni. 
Si viene sottoposti a due test attitudinali, che valutano "l'idoneità" all'adozione. C'è l'autorità centrale a Brno dove si sta un mese, e si torna a casa con la sentenza. La maggior parte dei bambini sta in istituto. 
La coppia vive in istituto oppure in albergo, con la referente della coppia. Gli ultimi due giorni a Praga per l'autorizzazione all'uscita dal paese. Il dossier che viene inviato è molto preciso, è una vera e propria cartella clinica, molto dettagliata. 


 

domenica 7 febbraio 2016

Parlami d'amore

“Ascoltami ancora, si dice infatti che dalla bocca dei bambini viene la verità;
se sono un bambino sfuggito dal carnaio notturno, trattenuto da un filo d’amore lanciato da chissà dove.
Se sono un bambino caduto dal nido, abbandonato da padre e madre, rapiti o mortalmente feriti alle sbarre della loro gabbia.
Se sono un bambino nudo, senza panni d’amore o con panni imprestati, ma col diritto di vivere, perchè sono vivo.
E se nello stesso istante persone innamorate piangono davanti a una culla vuota, consumati nel desiderio di accarezzare un bambino.
Se sono ricchi d’amore che ritengono sprecato, e vogliono gratuitamente donarlo, perchè cresca e fiorisca ciò che non hanno piantato.
Allora voglio che vengano silenziosamente a chiedermi se desidero adottarli come miei genitori. Ma non voglio dei fanatici del bambino, come collezionisti d’arte che cercano il pezzo raro che manca alla loro vetrina. Non voglio clienti che hanno fatto l’ordinazione e, pagata la fattura reclamano il loro bebè prefabbricato. Perchè non sono fatto per salvare genitori dalle membra amputate, ma loro sono stati fatti, misterioso percorso, magnifico progetto, per salvare dei bambini dal cuore malato, forse anche condannato. E sarà come addormentarci l’un l’altro.
Io berrò il latte di cui ignoravo il sapore, ascolterò musiche sconosciute, imparerò nuove canzoni, sulle vostre dita, sulle vostre labbra genitori adottati, decifrerò lentamente l’alfabeto della tenerezza.
E l’amore sconosciuto per me prenderà il volo alla luce dei vostri occhi. Voi innesterete le vostre vite sulla mia crescita e grazie a voi io rinascerò una seconda volta.
Così sarò ricco di quattro genitori, due lo saranno della mia carne e due del mio cuore e della mia carne cresciuta. Voi non giudicherete i miei genitori sconosciuti, li ringrazierete e mi aiuterete a rispettarli. Perchè dovrò riuscire lo so, ad amarli nell’ombra, se un giorno vorrò poterli amare nella luce.
E se in una sera di tempesta, adolescente focoso, impacciato di me stesso, io vi rimprovererò di avermi accolto, non vi addolorate, ma amatemi ancor di più: lo sapete, perchè un innesto prenda ci vuole una ferita e, chiusa la ferita, rimane la cicatrice.
Ma io sogno. Io sogno perchè non sono che un bambino in viaggio, lontano dalla terra ferma, la mia parola è muta e il canto senza musica.
Ciò che vi dico piano non potrò urlarlo, se non il giorno in cui, avendomi voi adottato, mi avreste messo in cuore tanto amore e autentica libertà, sulle mie labbra parole sufficienti, perchè possa dire: papà, mamma, io vi scelgo e vi adotto allora saprete che il vostro amore è dono, e che è riuscito.” 
Michel Quoist – dal testo “Parlami d’amore”