si può dire che fino ad ora è stata una passeggiata...
parlare di me, di lui, di noi, è stato uno scherzo, se si pensa a quello che ci aspetta ora...
comincia a farsi dura...
dura perchè si entra nel "vivo" dell'adozione...
perché ci si scontra con la dura realtà del bambino abbandonato e che soffre e ha sofferto...
perché ora bisogna rafforzare il carattere, rimboccarsi le maniche, stringere i denti e cominciare a pensare a quello che sarà, e soprattutto a come affrontarlo.
ragionare su come affronteremo problematiche comportamentali... un bambino iperattivo, un bambino con disturbi dell'apprendimento... un bambino aggressivo, un bambino taciturno...
un bambino violento, un bambino che soffre...
su come affronteremo frasi come "tu non sei la mia vera madre, non dirmi cosa devo fare"...
lo psicologo dice:"ho bisogno di sapere che voi non crollerete".
Se vuoi una risposta ora, ti dico che no, noi non crolleremo.
Perché se tutto questo viaggio è lungo, duro, massacrante, e lo sarà ancor più quando il nostro bambino arriverà a casa, varrà la pena lottare, e costruire, e farsi un fegato enorme, ma lavorare per rendere la vita di nostro figlio serena più di quanto non sia stata. E dargli tutto ciò che gli è mancato, ossia l'amore e l'affetto di una famiglia che lo ama e vive per lui.
Ma se ora ci sentiamo forti come rocce, non so se quel giorno in cui mi sentirò dire (ammesso che mai me lo dica) "tu non sei la mia vera madre", io non mi senta cedere le gambe...
probabilmente mi rimbomberanno nella testa i singhiozzi del mio cuore, ma l'amore che provo per lui devono essere più forti di ogni cosa, e darci la spinta per andare avanti nonostante le difficoltà, le delusioni, le arrabbiature, e le ferite.
Cosa gli diremo se picchia i compagni di scuola?
Cosa faremo se diventa aggressivo?
Cosa gli diremo se ruba in giro?
Come ci comporteremo se non ascolta ed è iper attivo?
1- prendo per mano mio marito
2- ne parliamo insieme
3- ne parliamo con lei/lui
4- affrontiamo il tutto insieme
5- se non arriviamo al dunque, chiediamo aiuto a chi ne sa più di noi.
Ma MAI crollare... mai arrendersi...
perché nonostante le lacrime, le "lumachine" nello stomaco, le gambe che fanno "giacomo giacomo",
siamo forti, e pronti a portare avanti il nostro disegno di vita e ad allargare la famiglia.
compito per la prossima volta: scrivere una lettera al bimbo che ci è stato "abbinato", per presentarci, per scrivere di noi, per fargli sapere che stiamo per andarlo a prendere...
un compito così difficile non credo mi sia mai capitato nella vita...
altro che tema all'esame di maturità!!!!!! :-)
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