mercoledì 20 maggio 2015

Bibliografia n.2: Adottato per caso. Il mio amore per la verità

Ecco, questo è uno di quei libri che ti lascia una profonda amarezza. Quei libri così fortemente negativi, che te (cioè io) che vedi sempre il bicchiere mezzo pieno, ti senti atterrata.
Dimitri Peruzzi, è lo scrittore protagonista del libro. Nato in Russia, adottato all'età di 6 anni insieme alla sorella da Wilma, donna dalle origini italiane, ma che vive in Germania. 
Lui odia sua madre tutta la vita. La accusa di averlo adottato per "poter dire anche lei di avere una famiglia", per "potersi sentire realizzata".  Lui per tutta la vita non la chiama "mamma". 
Non ha padre perché la legge tedesca permette l'adozione ai genitori single purché pieni di soldi. 
Nella sua vita ne combina di ogni, cambia città continuamente, va a prostitute, odia i suoi fratelli. Non riesce a costruire amicizie, non riesce ad avere relazioni con le ragazze... Inizia mille lavori lasciandoli il giorno dopo. Si fa mantenere per anni dall'amica di sua mamma..: insomma, quello che si potrebbe definire "insuccesso adottivo".
Quello che tutti noi non ci auguriamo; quello che tutti noi pensiamo "a me non capita".
Ora, questo è un caso profondamente estremo, probabilmente è anche vero che la madre non provava amore nei confronti dei figli, ma fa male comunque.
Fa male perché affrontiamo un percorso che dura anni, ci prepariamo (anche se al peggio non siamo mai pronti), sentiamo di essere vogliosi e desiderosi di diventare genitori e alla fine... Ciccia!!! 
Ma forse serve anche questo... Forse serve anche vedere il lato positivo di tutta la storia... Forse serve a dire "non voglio che accada a me e ce la metterò tutta per far sì che non accada". Ecco sì, prendiamola così. 
Nel complesso, ci sono alcuni spunti carini che riporto.





E poi qualche bella citazione che ha messo all'inizio di alcuni capitoli:










Ed infine, la mia preferita


martedì 19 maggio 2015

Bibliografia n.1: storia di una gabbianella e del gatto che le insegnó a volare

Nell'attesa di iniziare l'istruttoria, forse è il caso che cominciano a prepararci un po'... In realtà non sappiamo bene cosa ci aspetti, anzi... Non lo sappiamo per niente... Ne abbiamo discusso un sacco, abbiamo provato ad ipotizzare le domande, abbiamo cercato di pensare se verremo messi sotto esame e se sì, come... Ma per quando possiamo prepararci, credo che non saremo mai effettivamente pronti. 
Tutto ciò che possiamo fare è continuare a confrontarci, ed io, nel frattempo, leggo un po' quella "bibliografia dell'adozione" di cui tanto si parla.
E allora ecco il libro n.1: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.


In realtà nasce come libro per bambini, è una favola leggera che però racconta in maniera semplice il tema dell'adozione, e il tema della diversità.
In soldoni, la storia racconta di un gabbiano che, in punto di morte, chiede ad un gatto di accudire il suo uovo, crescerlo ed insegnargli a volare.
Il pulcino nasce, ed il gattone si prende cura di lui, dapprima scaldando l'uovo, e poi nutrendolo e proteggendolo. Il gabbiano lo chiamerà per tutta la vita "mamma", fino a quando il gatto gli insegnerà a volare e lui se ne andrà per la sua strada. 
C'è un passo bellissimo del libro, che riprende il dialogo tra il gatto e Fortunata, che è la gabbianella, dopo che uno scimpanzé ha deriso Fortunata dicendole di smettere di comportarsi come un gatto. Il pezzo dice: 


Sarà anche una favola, ma è semplice e bella. ❤️

mercoledì 13 maggio 2015

Chiedimi se sono felice ❤️

E allora.... Si inizia!!!!! L'assistente sociale ieri ha chiamato Cristian e finalmente abbiamo fissato il primo incontro per l'istruttoria!!! Il 2 luglio alle h.10 si inizia ufficialmente!!!!
Un misto di confusione mentale, paura, ansia ed emozione ci sta scapocchiando il cuore... 
Finalmente!!! E ora parte ufficialmente il conto alla rovescia verso la fase 2 del nostro percorso!!! 
Chiedetemi se sono felice????


martedì 12 maggio 2015

La festa della mamma

Un'altra festa della mamma è passata, per fortuna.
In questa giornata, che io spero di festeggiare da ormai 4 anni, andare in giro per le strade, o semplicemente aprire Facebook, diventa così doloroso da non poter nemmeno immaginare.
E se da un lato io sono mamma solamente del nostro bimbo peloso per ora, dall'altro io mamma mi ci sento già dentro da un pezzo. Solo che non ho nessuno che in questa giornata mi festeggi come tale. Non ho nessuno che mi porti un regalino fatto a mano all'asilo, non ricevo un fiore.
E come sempre, mi auguro che questo sia l'ultimo anno da "non mamma" che trascorro...
con l'augurio che tutte le "non mamme" come me quest'anno, l'anno prossimo possano essere mamme!!!!



Condivido un post meraviglioso dalla pagina Volo D'amore di Facebook, che penso possa rappresentare il sentimento di ogni "non mamma" in questo giorno...


"E anche per quest'anno la festa della Mamma è passata .
Un giorno che tanto sogni ma che per ora, fà anche un pò tristezza.
Ieri i bimbi , con i loro sorrisi più belli e in mano il loro lavoretto hanno festeggiato la loro mamma,e tu che non aspetti altro che riceverne uno, anche per quest'anno hai pensato " sarà per il prossimo anno".
E' stata una giornata strana, carica di emozioni,una giornata che ti auguri sempre, di non dover rivivere.
Ma questa è l'attesa
Questa fa parte del percorso che hai scelto, e che passo dopo passo stai affrontando sognando quel bimbo tornare a casa fiero del suo lavoretto.
E anche se ieri quel bimbo non era lì fiero davanti a te,
anche se oggi la sua cameretta è solo un ripostiglio
anche se oggi lui ancora non c'è
Auguri Mamma!
Perchè tu con il tuo percorso, tu con le tue giornate tristi , tu con tutti i piccoli passi in avanti che fanno battere il cuore in una maniera che è impossibile da spiegare,
sei una mamma!
E presto le tue braccia non saranno più vuote e conoscerai quelle emozioni che ora sogni."
Alessandra Utzeri


martedì 5 maggio 2015

La voglia di pancia


A volte mi viene voglia di pancia... Oggi è uno di quei giorni... In realtà sono contentissima dell'avventura che è iniziata... Non ho mai provato invidia delle amiche e colleghe che hanno avuto bimbi, anzi... Ho sempre gioito con loro, ho sempre portato regali perché davvero sentivo e ancora sento la loro gioia...
Ma oggi la mia testa dice così... Ci sono giorni che subentra un velo di tristezza, e tutto sembra difficile e irraggiungibile...
La mia compagna di università che è molto incinta, e tra le altre cose è seduta vicina a me, oggi ha la pancia che si muove... 
Vedi questo pancione che si deforma, vedi spuntare un piede nel fianco... E poi la senti parlare di come oggi alla bimba nella pancia non piaccia la lezione, e poi ti fa vedere la sua culla pronta... 
Ed ecco, che mi viene voglia di pancia... Come mai per noi una cosa così semplice e naturale e diventata così lunga e complicata? Se solo ci chiamassero per iniziare i colloqui... Mamma mia che attesa infinita... 
Coraggio Chiara, raccogli forze e speranze...