sabato 27 novembre 2021
Fine istruttoria
Ed eccoci arrivati al termine della seconda istruttoria.
Gli ultimi due incontri si sono svolti a distanza di 3 giorni l'uno dall'altro, e l'obiettivo era "stilare" il progetto adottivo.
In pratica ci è stato chiesto cosa siamo disposti ad accettare da un eventuale abbinamento, e a cosa sicuramente diremmo di no.
Il loro consiglio, che abbiamo trovato assolutamente sensato e condivisibile, è quello di rifiutare abbinamenti con bambini particolarmente complessi, con una storia davvero difficile alle spalle.
Noi ci siamo detti non disponibili e non pronti ad accogliere un bambino che abbia subito violenze, o che abbia vissuto storie di violenze in casa.
Ci siamo anche trovati concordi sul fatto di rinunciare all'adozione internazionale, per motivi di organizzazione famigliare, e perché, come giustamente hanno detto loro, se già è difficile una seconda adozione, lo è ancora di più se il bambino non condivide cultura, lingua e storia con noi.
Le loro decisioni e le nostre decisioni sono state dettate dal fatto di dover tutelare in primis il Pulcino che è già con noi, perché un bambino con una storia troppo difficile potrebbe richiederci così tante forze e risorse da non avere più niente da poter dare al nostro Pulcino.
Abbiamo fatto già troppa fatica finora con lui, e non possiamo assolutamente permetterci di compromettere quello che abbiamo costruito.
E' chiaro, tutto è in divenire.
Non possiamo sapere cosa succederà in futuro, ma quel che è certo è che non dobbiamo consapevolmente rischiare di rovinare qualcosa, accettando qualcosa di già difficile in partenza.
A gennaio ci leggeranno la relazione, e poi si andrà dal giudice del tribunale dei minori, che deciderà cosa ne sarà di noi.
Non ho grosse aspettative.
So già che la loro relazione non sarà favorevole, i primi due incontri sono stati significativi.
La speranza rimane, sempre.
Se abbiamo deciso di ricominciare questo percorso è perche ci sentivamo pronti ad affrontarlo di nuovo. Ma se l'arrivo di un altro bambino deve mettere in crisi l'equilibrio che con fativa abbiamo creato, allora no grazie.
Andiamo avanti così.
Una coppia di amici che ha fatto il primo percorso insieme a noi la prima volta, e anche la seconda, ha ricevuto una relazione negativa. Tante altre coppie al secondo incontro hanno deciso di lasciar perdere, su consiglio dei servizi sociali.
Noi siamo arrivati di nuovo alla fine, non senza fatica, e non senza ferite.
E l'abbiamo fatto per noi, per capire qualcosa in più su di noi, e per capire nel profondo se come famiglia abbiamo le risorse e le forze per affrontare una nuova avventura.
Ma come la prima volta, non siamo noi a decidere.
E quindi, non ci resta che aspettare :-)
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