Terzo incontro dell'istruttoria.
La psicologa ha esordito dicendo che non siamo pronti. Anzi, ricordandoci che possiamo tirarci indietro quando vogliamo.
Perché secondo lei non siamo pronti.
Contesta le nostre motivazioni:
Il fatto di avere desiderio di allargare la nostra famiglia
Il fatto che crediamo che il pulcino possa "giovare" di un fratello.
Il fatto che pensando di aver fatto un buon lavoro col pulcino, forse possiamo farlo anche con un altro bambino.
Insomma, non solo non abbiamo le motivazioni giuste e forti secondo lei, ma in più le piace reinterpretare a modo suo ogni frase che diciamo.
Il voler far crescere la nostra famiglia è diventato "avevate un'idea di famiglia con due bambini e cercate di perseguire quella".
Il sentirsi di avercela messa tutta col pulcino e aver superato tanti ostacoli è diventato un "sentirsi appagati del lavoro fatto".
Il vedere il pulcino ora sereno rispetto a quando è arrivato è diventato un "avere la convinzione che siccome si è fatto un buon lavoro, lo si può replicare".
Ma la cosa più brutta che potesse dirci: alla mia affermazione di poter dare ad un altro bambino quello che abbiamo dato al pulcino, e poter dare a qualcun altro la serenità e l'amore che ha ricevuto lui, la sua risposta è stata "se non ci siete voi per quel bambino, ci sará qualcun altro".
Della serie: un genitore vale l'altro. Se non arriva quello ne arriva un altro.
È una frase che mi risuona in testa come un martello.
In barba al lavoro dei servizi sociali e dei tribunali che cercano di dare il giusto bambino al giusto genitore.
In barba alle attese, al trovare i giusti genitori per quel bambino.
Insomma, tutto lasciato al: chi arriva prima prende il posto all'osteria.
E di tre incontri, nè un consiglio, nè qualcosa su cui ragionare insieme, nè domande su come potremmo gestire questo o quell'altro.
Solo provocazioni, tanta voglia di farci cambiare idea, tanta voglia di farci sentire inadeguati.
Ed essere stati già giudicati ed etichettati dopo 50 minuti dopo il primo incontro, bè, credo non sia proprio l'approccio giusto.
E questa è la nostra avventura della seconda istruttoria.
Ok, sono cambiate assistente sociale e psicologa rispetto alla prima istruttoria, ma mai mi sarei immaginata di sentirmi così inadatta.
Sono triste e molto delusa.
Nel nuovo film della Disney "Luca", i due bambini quando sentono che una vocina dentro di loro gli dice che non ce la possono fare o non ce la faranno, loro ripetono "silenzio Bruno", per far zittire quelle voci.
Da due giorni continuo a dirmi "silenzio Bruno", ma sembra non funzionare.