lunedì 19 luglio 2021

Secondo incontro: una tragedia

Eccoci già arrivati al secondo incontro dell'istruttoria. 
La domanda che ci pongono all'inizio è: "come vi siete sentiti la volta scorsa?".
Io ho spiegato che ci siamo accorti che nonostante fossimo già passati a tutto questo, la fatica è comunque tanta. E che ci siamo sentiti "stanchi", nel senso di stanchezza mentale. 
In men che non si dica è iniziata un'ora devastante. 
Un'ora in cui loro hanno detto che abbiamo fatto un ottimo lavoro con il pulcino, ma che forse non siamo ancora pronti con la seconda adozione.
Che dobbiamo dedicare ancora tempo al pulcino, che forse abbiamo bisogno di riposarci perché siamo stanchi, che comunque loro scriveranno la loro relazione al termine e poi sarà il giudice del tribunale a decidere. 
Della serie: noi scriviamo che non siete pronti e poi voi buttatevi fra le fiamme e vedete se vi bruciate. 
È pretenzioso secondo loro che noi pensiamo di allargare la famiglia. 
È pretenzioso pensare che il pulcino ne possa giovare.
Non è giusto pensare di poter dare ad un fratello quello che abbiamo dato al pulcino.
E se va tutto male? 
E se si rompe tutto? 
E che caspita. 
Capisco che loro hanno avuto coppie che si sono rotte con la seconda adozione. 
Che hanno scombinato tutto.
Che un secondo figlio non fa 1+1= 2 ma fa 100, ma non è giusto. 
Perché siamo lí?? 
Perché vediamo là felicità della pulce ogni giorno.
Perché vorremmo poter dare ad un altro bambino quello che abbiamo dato a lui. 
Perché ci sentiamo così ricchi e pieni che vorremmo risentirci così.
Nonostante le difficoltà.
Nonostante tutte le lacrime che ho versato in questi anni.
Nonostante tutte le volte che mi sono sentita inadeguata.
Sono triste e amareggiata.
Ed era pure il giorno del mio compleanno.