venerdì 17 dicembre 2021
Lettera a te
sabato 27 novembre 2021
Fine istruttoria
domenica 24 ottobre 2021
Quarto incontro: covid punto e a capo
mercoledì 13 ottobre 2021
La visita domiciliare
Ecco arrivato il momento della visita domiciliare.
Sono uscita prima dal lavoro, sono corsa a prendere il pulcino al parco perché era in esplorazione con i bimbi e le Dade dell'asilo e ci siamo catapultati a casa.
L'appuntamento era per le 13.30 e loro alle 13.32 hanno suonato il campanello.
Le abbiamo fatte accomodare, hanno osservato il nostro pulcino timido che sorrideva e basta, e poi ci hanno chiesto di fare un giro della casa.
Hanno guardato le foto alle pareti, osservato i giochi, scrutato la stanza del pulcino.
Poi hanno bevuto un bicchiere d'acqua, ci hanno dato un nuovo appuntamento e sono andate via.
Finito tutto in poco tempo.
Rapido e indolore, questa volta.
Forse non hanno rincarato le dosi precedenti perché c'era il pulcino in casa, ma sono pronta per il prossimo doloroso incontro :-)
domenica 29 agosto 2021
Il pittore e la barchetta
Ieri un pittore si avvicina al mio Pulcino e gli dice: " Ti posso fare un regalo?"
Lui fa sì con la testa.
Il pittore tira fuori un vasetto, con dentro una barchetta piccola come una formica.
E gli dice: " Ti regalo questo vasetto con questa barchetta. Quando ci sono delle cose che ti rendono tristi, che ti fanno arrabbiare, che non ti piacciono, apri questo vasetto e metti le cose brutte dentro, insieme alla barchetta che te le porta via".
Eh niente.
Penso che questo sia il regalo più bello e utile che il mio Pulcino potesse ricevere.
sabato 14 agosto 2021
terzo incontro: silenzio Bruno!!!
lunedì 19 luglio 2021
Secondo incontro: una tragedia
domenica 27 giugno 2021
Istruttoria n.2. Un nuovo inizio
E rieccoci.
A 4 anni dall'arrivo del pulcino, si comincia di nuovo.
Circa un mese fa la chiamata dell'assistente sociale per sapere se eravamo ancora interessati a "ricominciare" ed eccoci che il 24 giugno 2021 si comincia di nuovo.
A 6 anni dall'ultima istruttoria.
Questa volta è tutto molto diverso.
Ci siamo sempre io e marito, ma questa volta non siamo più una coppia, ma siamo una famiglia.
Ci siamo presentati, con l'emozione di quella volta, ma sicuramente piú rilassati.
In realtà, una volta iniziato il colloquio, ci siamo accorti che è duro e intenso, come l'altra volta.
Perché ora dobbiamo fare i conti ad un progetto di quella che è una famiglia, con tutti i suoi problemi, inciampi. Con tutte le paure, le difficoltà e le emozioni che ci portiamo dietro.
"Perché siamo di nuovo qua?"
Per il nostro desiderio di allargare la famiglia.
Per il nostro pulcino, perché pensiamo possa essere una risorsa per lui.
Mmmm. Risposta non proprio convincente. Siamo sicuri che possa essere una risorsa?
"In che percentuale lo desiderate per voi e per lui?"
50% per noi, 50% per lui.
Mmmm. Risposta sbagliata. Deve essere il 100% per voi. Perché nelle altre famiglie i genitori non condividono il desiderio di allargare la famiglia con gli altri figli. E anche questo è vero.
Cosa vuol dire adottare un secondo figlio?
Potrebbe voler dire...
Squilibrare gli equilibri
Far riaffiorare il trauma
Riaprire la ferita
Far rivivere l'abbandono
E tanto altro.
Siamo pronti quindi?
Chi lo sa.
La paura c'è, ma c'è anche tanta voglia di continuare questo cammino.
Ci sono due genitori che in questi 4 anni, nonostante tutti gli inciampi, le paure, le preoccupazioni e le ansie, alla fine sono andati avanti e con le loro forze hanno superato tantissime difficoltà.
Le botte
Le testate
Il trattenere il fiato
Il tenere il cibo in bocca
La paura di dormire
La paura di rimanere solo
La paura di essere abbandonato
La rabbia in tutte le sue forme
La timidezza
La diffidenza nel genere umano
E non da ultimo, la balbuzie.
Eppure, nonostante tutto, siamo di nuovo qua.
Saremo pronti??
Non lo so. Nel frattempo il percorso continua.
Ci rivediamo fra 20 giorni e vedremo come andrà.
Buona nuova avventura a noi 3 ♥️
sabato 15 maggio 2021
A cuore aperto
domenica 28 marzo 2021
Io, me e lo sconforto
Periodo sconfortante.
Periodo in cui ne succedono tante, tutte insieme.
Tutte degne di darmi pensiero, preoccupazione ed ansia.
Da una parte c'è il COVID, che non ci permette di vivere serenamente, di andare a fare una passeggiata, di andare a mangiare una pizza con amici. Asili chiusi, e fine della questione.
Poi c'é il lavoro, dove qualcuno si permette di dare i numeri e comportarsi in maniera anti - professionale e anti - etica, facendomi uscire di senno.
Poi c'è il mio Pulcino.
Ad una visita oculistica di routine, gli trovano un difetto della vista e quindi, ci ritroviamo dall'oggi al domani con gli occhiali.
Degli occhiali che gli fanno degli occhi grandissimi. E che gli fanno un viso così dolce che a me si riempie il cuore di tristezza.
So che è un "problema" mio, ma sono così dispiaciuta, forse perché per prima ci sono passata, che divento triste.
Non da ultimo, la ciliegina sulla torta, ha cominciato a balbettare.
Ha passato tre giorni di inferno, dove non si riusciva ad arrivare alla fine di una frase. Dove tra la nostra preoccupazione e la sua frustrazione, non vedevo l'ora di vedere il buio e andare finalmente a dormire.
E quindi ai pensieri sul lavoro, si è aggiunto un problema del pulcino, e poi un altro, e poi un altro.
E mi piange il cuore.
Non per me, personalmente.
Ma per quello che lui, così piccolo, deve già affrontare.
Oltre a tutte le difficoltà che la vita gli ha presentato, avrei voluto per lui almeno un'infanzia serena.
Senza intoppi continui.
Senza ostacoli continui da cercare di superare, con fatica.
Ma capisco che sono io a farne un problema, mentre lui, nell'ingenuità della sua età, adora i suoi occhialoni da dottore e non vede l'ora che riapra l'asilo per farli vedere a tutti.
E saltella su e giù per controllare che non escano e non si rompano.
E anzi, con gli occhiali, fa salti più alti, e corse più veloci.
E niente. Anche questa volta è lui il mio esempio, ed è lui che mi insegna a vivere.
Lo amo. Fino al cielo, e tutte le stelle.