In una scena di Pretty Woman, la protagonista, parlando di storie d'amore, chiede all'amica di farle un nome di qualcuno a cui è andata bene. Lei ci pensa un po', e poi risponde:
"Quella granculo di Cenerentola".
Ironico, ma vero a volte. Le cose sono belle nelle favole. Ai protagonisti delle favole le cose vanno sempre alla grande. Un bacio del principe sveglia la principessa dal coma (a questi principi li farei venire tutti da me in rianimazione a baciare i miei pazienti!!! vediamo se fanno miracoli!!), il ranocchio diventa principe, la principessa lancia la treccia giù dalla torre e si ritrova l'amore della sua vita in davanti. I tre porcellini vengono mangiati dal lupo, ma quando aprono la pancia del lupo sono ancora vivi e vegeti. Per non parlare addirittura dei 7 capretti, anche loro nella pancia del perfido lupo, ma sani e salvi.
Io non ho mai avuto quel colpo di fortuna da poter dire "cavolo, che culo Chiara!!" tranne ovviamente quando ho incontrato il mio principe Cristian, momento in cui mi sono giocata tutti i bonus - fortuna di un'intera vita. Ma ne è valsa la pena.
Solo che avrei davvero voluto che per una volta, arrivasse un colpo di fortuna anche a noi. Che per una volta le cose andassero lisce come l'olio.
Diventare genitori è difficile. Chi ha figli biologici magari non si vive l'angoscia dell'attesa e la trafila burocratica di un'adozione, oltre che le illusioni e le disillusioni. Ma magari ha un figlio che lo fa crepare per tutta la vita. Il genitore adottivo ha tutti e due: pene e dolori, lacrime e illusioni durante l'attesa della gravidanza che dura anni, più (magari sì o magari anche no?) un figlio che li fa crepare nell'adolescenza.
Proprio perché tutto è così profondamente difficile, speravo che questo fosse il nostro momento magico. 2 mesi fa ci siamo detti: cavolo, hanno chiamato proprio noi!!! Fuori regione, e per un bimbo con la rarissima adozione nazionale!! Non mi sembra vero!
Ed io, sognatrice che non sono altro (tipo Biancaneve che al pozzo canta "un giorno lui verrà") poi rimango come un'oca.
E in questo periodo psico - fisicamente pesantissimo, anche questa non ci voleva.
Il mio bicchiere è sempre mezzo pieno di solito, ma questa volta forse dovevo guardare bene quanta acqua c'era dentro.
Dal tribunale non ci hanno chiamato; li abbiamo cercati noi, ma invano. Abbiamo mandato mail, lasciato messaggi. Nessuno si è fatto sentire. "Nessuna nuova, buona nuova"?? Non credo. l'11 aprile scade il decreto di idoneità, e non c'è più tempo.
Profondamente delusa e dispiaciuta, ieri sera ci siamo messi a passare in rassegna gli enti che abbiamo visitato. Ne abbiamo scelto uno; poi abbiamo scelto il paese, e anche i paesi di riserva.
E oggi ho chiamato. Martedì prossimo abbiamo appuntamento per conferire ufficialmente incarico all'ente. Da quel momento partirà un conto alla rovescia di 4-5 anni prima di avere fra le braccia il nostro bimbo, se tutto va bene.
Sapete perché le coppie adottive hanno tutte più di 40 anni? Perché la gravidanza dura ancora di più di quella di un elefante. 7,8-10 anni. Ma dicono che poi si dimentica tutto. Sarà anche così, ma l'attesa sfianca, e solo i più forti arrivano alla fine.
Domani compro un gratta e vinci. Magari vinco mille milioni di euro e mi porto a casa tutti i bambini degli orfanotrofi del mondo. Alla faccia della burocrazia italiana.