E poi ti ritrovi un giorno profondamente affranto, con il cuore distrutto, e completamente svuotato. Senza sentimenti, nè emozioni, nè forse, la voglia di vivere.
E purtroppo, come sempre, ci sia accorge sempre tardi di avere sbagliato. E si piange sul latte versato, e si urla, ci si sente arrabbiati, ma il gioco è fatto... E quando c'è un bambino nel mezzo, il prezzo da pagare è devastante. Già, perché se ieri ero mamma, oggi non lo sono più. Se ieri ero babbo, oggi non lo sono più. E non sono più zio, nè nonno... E sono vuoto.
La storia è semplice; gli è stata data in affido una meravigliosa bambina, Sofia, 10 mesi. Ma talvolta, nonostante la "fortuna" di diventare genitori, e in fretta, e di avere un bambino piccolo e per di più con l'adozione nazionale, non si sa comprendere la fortuna. Non si ha la forza di accantonare i propri "vizietti", non ci si accorge pienamente che la vita con un bambino deve necessariamente cambiare.
E quando le bugie diventano insormontabili, e vieni scoperto... Ecco che ti ritrovi davanti ad un giudice che dice che non sei "idoneo". E d'un tratto, non sei più mamma, nè babbo, nè nonno, nè zio...
Provo un profondo dolore per loro, provo un profondo dolore per Sofia, che da grande avrà sul groppone un'altra incredibile storia di dolore da metabolizzare.
Questa storia mi ha colpito. Mi sento devastata come se fosse successo a me.
In bocca al lupo Sofia, buona vita... E ti auguro di trovare due genitori che sapranno amarti incondizionatamente, e che metteranno sempre te al primo posto. Per tutta la vita.